Attenzione alle Infiltrazioni!

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Non preoccupatevi. Non voglio fare un trattato di idraulica, muratura, o “imbianchinaggio”….

Stavo facendo delle considerazioni in relazione alla figura di Roberto Fico (forte sostenitore dei MeetUp) e mi si sono accesi dei timori.

Dato che le elezioni sono passate da giorni ed i Parlamentari si sono insediati, vorrei esprimere dei pensieri, sicuramente paranoici da parte mia, sul nostro sistema interno di scelta dei rappresentanti.

Premetto che non ho nessuna recriminazione da fare: mi sono candidato alle Parlamentarie, ho preso il mio voto (solo il mio) e, giustamente, non sono stato scelto anche perché totalmente sconosciuto ai gruppi di attivisti già presenti da tempo sul territorio. E questa mi è sembrata una cosa giustissima.

Ed è per questo e a causa di ciò (ma senza velleità elettive) mi sono reso conto che era ora di essere veramente partecipativi e sto cercando di dare e fare ciò che posso per sostenere il Movimento 5 Stelle.

Purtroppo però, sarà per l’età che avanza, sarà per i principi di Alzheimer, sarà perché sono un vecchio rompiballe, mi sono sorti dei dubbi e delle perplessità che desidero condividere.

Iscrizioni ai MeetUp

Trovo i MeetUp uno strumento molto valido di comunicazione tra le persone interessate a partecipare attivamente.

Lo ritengo l’atto ufficiale di dichiarazione di adesione al M5S. E’ solo attraverso questo strumento che si può realmente verificare la reale e concreta partecipazione di una persona alle attività sul territorio. Il MeetUp è un punto di incontro e di verifica.

Decantarsi “attivisti” è un onore che deve passare attraverso questa presenza, questa partecipazione. Altrimenti non si è Attivisti, si è simpatizzanti.

La connessione tra MeetUp e Parlamentarie dovrebbe essere molto serrata.

Non trovo adeguato che, ma magari è solo mia fantasia, persone sconosciute ai gruppi di Attivisti si possano candidare a ruoli di livello politico senza essersi mai fatti vedere sul territorio.

Perché questo porta alla mia seconda paranoia.

Le Cordate

Facciamo finta che io mi metta in testa di voler essere eletto alle prossime elezioni. Diciamo alle Europee?

Le elezioni saranno tra circa un anno, se non erro. (Non vorrei intercorrere in un altro errore altrimenti poi Merate on Line…..)

Se iniziassi già da ora a fare registrare su Rousseau parenti, amici, colleghi, vicini di casa, e chicchessia che mi capita a tiro, probabilmente avrei qualche possibilità di poter superare le Parlamentarie e poter essere messo in lista. Standomene comodamente seduto al PC e senza partecipare neanche ad un gazebo.

Lo so e lo ripeto, sono solo paranoie mie e sono certo che queste cose non possano avvenire al nostro interno, ma sappiamo anche che le “forze del male” sono troppo furbe. Ipotizziamo un Berlusconi che crei una manovra del genere, che facciamo?

Quindi mi sa che si rende necessario rivedere alcune prassi a garanzia del Movimento stesso. Credo.

E si ritorna dunque al punto di cui sopra: è plausibile selezionare attraverso i MeetUp degli Attivisti validi e candidabili?

Ma anche all’interno degli stessi MeetUp va fatta una considerazione usando un termine non del tutto idoneo e piacevole, ma significativo:

I Capibastone

Con questo sgradevole termine pseudo-mafioso intendo la distribuzione della “potenza elettorale” distribuita su un determinato territorio.

Fermo restando che non credo che nella nostra realtà del lecchese esista questo problema (e che mi auspico non esista in nessuna realtà del M5S) il problema è per me, vecchio rompiballe paranoico, da affrontare.

Tenendo sempre presenti i due punti di cui sopra che, a mio avviso, dovrebbero già costituire di per sé un valido filtraggio, bisognerebbe anche tenere in considerazione la disparità numerica tra le diverse realtà territoriali e quindi approcciarsi in maniera diversa alla scelta dei candidati ed alla conseguente distribuzione dei voti verso di essi.

Non mi sono spiegato, eh?

Facciamo un esempio coi numeri.

Io decido di candidarmi alle Parlamentarie per le elezioni (scegliete voi quali).

La popolazione del mio paesello, La Valletta Brianza, è poco più di 4600 anime di cui 539 votanti per il M5S.

Tenendo alta una ottimistica percentuale, poniamo il caso che il 5% (esagerato!!!!) di questi elettori è iscritta su Rousseau. Fanno circa 26 persone.

Passiamo ad un altro paesello, Casatenovo.  Tenendo presente il calcolo sopra, con 13000 abitanti, 1571 elettori M5S, i potenziali iscritti potrebbero essere circa 78.

Merate, 15000 abitanti, 1388 elettori, circa 70.

Lecco, 337000 abitanti, 4781 elettori, 239 iscritti.

Tra gli eventuali 4 candidati di ogni realtà, quale avrà più possibilità di essere realmente candidato attraverso le Parlamentarie?

Ed una volta candidato, in un sistema con le preferenze tipo Elezioni Regionali, che probabilità avrei io di ricevere voti?

Io non so come dirimere questo dubbio che mi attanaglia.

Creare dei coordinamenti provinciali? Trovare una mediazione territoriale?

E soprattutto, per le candidature di carattere amministrativo e comunale, non è possibile dotarsi di un “micro sistema” di scelta dei candidati, in particolare per le città di medie e grosse dimensioni? Cito a caso….Ancona…?

Scusate se vi ho tediato con queste mie paure e questi mie inutili dubbi e con la mia paura che si possano creare crepe al nostro interno.

Forse non sono ancora “dentro” al Movimento 5 Stelle per riuscire a comprendere l’inutilità di queste mie riflessioni.

Spero che mi aiutiate a dissolvere queste paranoie, senza sgridarmi troppo, con la benevolenza che può essere utilizzata verso un vecchio brontolone malfidente.

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