𝗟𝗘 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗘 𝗣𝗥𝗢𝗣𝗢𝗦𝗧𝗘 𝗣𝗘𝗥 𝗠𝗜𝗚𝗟𝗜𝗢𝗥𝗔𝗥𝗘 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗚𝗟𝗜 𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔𝗡𝗜 𝗔𝗟𝗟’𝗘𝗦𝗧𝗘𝗥𝗢 Ieri si è tenuta la presentazione dei nostri candidati dell…

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𝗟𝗘 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗘 𝗣𝗥𝗢𝗣𝗢𝗦𝗧𝗘 𝗣𝗘𝗥 𝗠𝗜𝗚𝗟𝗜𝗢𝗥𝗔𝗥𝗘 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗘𝗚𝗟𝗜 𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔𝗡𝗜 𝗔𝗟𝗟’𝗘𝗦𝗧𝗘𝗥𝗢

Ieri si è tenuta la presentazione dei nostri candidati della circoscrizione Estero, ripartizione Europa: è stato un momento importante, dove abbiamo parlato di idee e proposte concrete per i nostri cittadini che vivono fuori dall’Italia.
Di seguito l’intervista al nostro Fabio Massimo Castaldo su La Notizia

🟢 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼, 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮, 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶. 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼?
I nostri candidati della ripartizione Europa, così come tutti gli altri della circoscrizione Estero che presenteremo settimana prossima, sono dei professionisti in gamba, da anni integrati nel Paese in cui vivono e che amano quello in cui sono nati. Molti di loro sono attivisti storici del M5S, altri si sono avvicinati più recentemente perché si riconoscono nelle nostre battaglie per l’ambiente e la transizione sostenibile. Sono convinto che con il loro impegno riusciremo a raggiungere ottimi risultati e a invertire la deprecabile tendenza di una affluenza bassa nel voto all’estero. Nel 2018 si era fermata al 29,84%, segno che l’Italia viene percepita come distante.

🟢 𝗘 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲? 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲?
Le nostre proposte sono tutte concrete e volte a migliorare la qualità della vita di cittadini italiani emigrati all’estero. Fra queste annoveriamo un pieno riconoscimento dei contributi versati all’estero, l’istituzione di un fondo pensione complementare per gli iscritti AIRE, la possibilità di accedere a una copertura totale del servizio sanitario nazionale in caso di temporaneo ritorno in Italia, l’apertura di sportelli di primo arrivo presso i Consolati per aiutarli e orientarli, una promozione più efficace della lingua e cultura italiana e, ancora, il voto per le elezioni via internet al posto del bizantino sistema via posta che preverrebbe finalmente il rischio di brogli e ridurrebbe i costi. Gli oltre 3 milioni di cittadini italiani residenti in Europa non sono cittadini di serie B e meritano una classe politica che si occupi davvero di loro.

🟢 𝗜𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝘃𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶. 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗮𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗗𝗿𝗮𝗴𝗵𝗶 𝗲̀ 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮. 𝗘𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗰’𝗲̀ 𝗰𝗵𝗶, 𝗱𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗮 𝗟𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝗻𝗲 𝗵𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘃𝗲𝘀𝘀𝗶𝗹𝗹𝗼…
Mi chiedo come sia possibile sposare la fantomatica di un governo d’emergenza sostenuto da una maggioranza che va dalla Lega a Leu, da Salvini a Speranza. Io credo che la classe dirigente attuale del Pd sia afflitta da una sorta di sindrome nostalgica del Nazareno: per quanto ci riguarda, sappiamo bene qual è la valutazione degli elettori in merito. La nostra agenda è quella delle vere priorità dei cittadini, e specialmente dei settori più fragili della nostra società: contrasto al caro bollette e ai salari da fame, lotta ai cambiamenti climatici e al precariato.

🟢 𝗜 𝘀𝗼𝗻𝗱𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗠𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮 𝗮 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲, 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗮. 𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗲𝗶 𝗲̀ 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗖𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 “𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮”?
In Italia le etichette destra e sinistra sono molto spesso state usate come fumo negli occhi degli elettori. Guardiamo ai temi: per esempio possiamo considerare l’approvazione del Jobs Act da parte del PD come un valore di sinistra? Credo sinceramente di no. Dobbiamo quindi partire dalle idee, dalle proposte e dai valori dell’offerta politica e se guardiamo a questi il M5S è la forza di gran lunga più progressista nel panorama politico italiano.

🟢 𝗨𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗳𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗠𝟱𝗦 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗥𝗲𝗱𝗱𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲, 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗯𝗼𝗹𝗶𝗿𝗲. 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗳𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ “𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮”?
Le ragioni a mio avviso sono due. Il primo è di natura cinica: i vecchi partiti non hanno a cuore i problemi dei cittadini e il bene del Paese, il loro obiettivo è distruggere le riforme fatte dal M5S a prescindere, potremmo definirli tutti militanti in un unico grande partito: il “partito preso”. Inoltre, molti non esitano a diffondere una cultura dell’odio verso chi è in difficoltà che è inaccettabile. Grazie a noi l’Italia non è più l’unico Paese europeo senza una misura di contrasto alla povertà e le do una notizia: il prossimo 28 settembre la Commissione europea presenterà una raccomandazione a tutti i Paesi UE sul reddito minimo garantito. Certamente il reddito è ancora migliorabile, specialmente nella parte inerente le politiche attive di reinserimento nel mondo del lavoro. Abolirlo tout court sarebbe un crimine, specialmente in contesto sociale precario come questo. Vogliamo che l’Italia resti dalla parte giusta della storia.

🟢 𝗔𝗹𝘁𝗿𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗲̀ 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲. 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝘀𝗲𝗻𝗲 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗻 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲, 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲?
Guardando questa campagna elettorale, noto che il vero bipolarismo in Italia è tra chi difende l’ambiente e chi propone il greenwashing. Questa estate tutti gli italiani hanno tristemente constatato le conseguenze dei cambiamenti climatici: il fiume Po prosciugato, la tragedia del ghiacciaio della Marmolada che ha contato 11 morti, la siccità nel sud dell’Italia che mette in ginocchio i nostri agricoltori. Il pianeta sta facendo suonare il campanello d’allarme: non c’è più tempo, e noi non possiamo accettare un annacquamento del green deal e degli obiettivi della transizione con pretestuose quanto ipocrite giustificazioni legate alla guerra. Al partito unico dei termovalorizzatori noi opponiamo una realizzazione seria e concreta dell’economia circolare e della transizione ecologica, per coniugare il raggiungimento dell’autonomia energetica con la tutela dei nostri ecosistemi.

🟢 𝗨𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝘀𝘂𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝘁𝘁𝗶: 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗵𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗠𝗲𝗳 𝗱𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮. 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗿𝗮̀?
Su 9 miliardi di extraprofitti lo Stato ne ha incassato solo 1. Il governo dei cosiddetti “migliori” ha sbagliato, speriamo per colpa e non per dolo, a scrivere la legge e molte aziende continuano a fare orecchie da mercante. Io credo che fare trasparenza sia un dovere morale oltre che politico. I cittadini devono sapere chi fa profitti senza ritegno, anche cinque o sette volte in più rispetto alla normalità, e si sottrae persino a questa minima forma di solidarietà, mentre le loro bollette sono alle stelle. Non tollereremo più un’Italia forte coi deboli e debole con i forti.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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