🇪🇺 🔎 Non si tratta di un atto ostile nei confronti dell’Australia. La scelta è legittimata dal meccanismo di controllo delle esportazioni, introdotto dalla Commissione europea il 30 gennaio 2021, a seguito dell’annuncio di un taglio di oltre il 60% delle dosi nel primo trimestre dell’anno da parte di AstraZeneca.
🇮🇹📨 Il 26 febbraio l’Italia ha inviato alla Commissione la proposta di non autorizzare l’esportazione delle 250 mila dosi di AstraZeneca. Il 2 marzo, l’esecutivo comunitario ha fatto sapere di non avere obiezioni alle valutazioni formulate dall’Italia e il ministero degli Esteri ha emanato il provvedimento di diniego di esportazione per AstraZeneca.
🚫➡️ Le motivazioni del blocco all’export sono chiari:
◾️ Il paese destinatario, ossia l’Australia, non è considerato vulnerabile sulla base del regolamento UE;
◾️ Il problema della penuria di vaccini e dei ritardi nelle forniture da parte di AstraZeneca è tuttora esistente e inaccettabile;
◾️ Le dosi oggetto della questione, come abbiamo già detto, sono 250 mila: un numero elevatissimo, soprattutto se rapportato alla quantità di dosi finora fornite all’Italia e più in generale, ai paesi dell’Ue.
📈😷 In questo momento drammatico, in cui le varianti incalzano e la terza ondata prende il via, dobbiamo assumerci la responsabilità di traghettare il Paese fuori dalla pandemia.
👎📄 Chi è inadempiente non può avanzare scuse. Se sono stati firmati degli accordi, questi vanno rispettati.
❗️🔴 Siamo il primo paese europeo a mettere uno stop all’export fuori dall’Unione di un vaccino prodotto all’interno dei nostri confini, e siamo convinti che questa nostra presa di posizione inciderà positivamente sulla campagna vaccinale europea.
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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook