Il nostro capogruppo Nicola Di Marco ha rilasciato un’intervista a Il Giornale riguardante le elezioni regionali Lombardia 2023.
Eccola qui di seguito ⤵️
❓Nicola Di Marco, capogruppo regionale dei 5 Stelle, manca poco alle elezioni in Lombardia, quali sono le prospettive del Movimento? Nel 2018 il risultato fu un lusinghiero 17%.
«Parto dicendo che abbiamo provato a onorarlo nel migliore dei modi. Se andiamo a vedere il lavoro fatto, gli atti, il nostro è il gruppo più prolifico. Abbiamo lavorato tanto per rappresentare alcune istanze finora rimaste fuori».
❓Per esempio?
«Le difficoltà degli inquilini delle case popolari, dei cittadini che devono prenotare una visita, che attendono una rete territoriale sanitaria di cui si parla da anni. Abbiamo provato a dare risposte a una fetta di Lombardia che mai era stata mostrata».
❓Come si traduce in politica questa peculiarità? Avete avviato interlocuzioni con altri?
«Come non vi sarà sfuggito, avevano avviato un dialogo con i gruppi del campo progressista, su temi e argomento precisi. Abbiamo posto dei paletti programmatici, in vista di un avvicinamento a una possibile coalizione. Poi, quello che è successo a luglio, la crisi, ha cambiato radicalmente la situazione, ci siamo trovati dalla sera alla mattina additati come responsabili della caduta del governo Draghi, da chi ha abbracciato la “famosa” agenda Draghi. La situazione si è capovolta e dobbiamo fare valutazioni nuove, che partono sempre dai programmi».
❓Quali erano i paletti?
«Abbiamo alzato l’asticella sulla transizione ecologica, sull’ambiente, sulla mobilità sostenibile, sulle difficoltà dei pendolari che ancora oggi l’assessore rifiuta di riconoscere come interlocutori. A luglio la questione è cambiata, si è aperta una nuova fase e richiede valutazioni diverse».
❓Al momento non esiste alcun dialogo avviato quindi?
«Al momento non esiste, non sta proseguendo, anche perché, soprattutto in queste settimane, vediamo altri gruppi rincorrere partiti come Azione e Italia viva, che non avevano mai partecipato a quei lavori. Avevamo fatto presente che non si poteva tenere insieme acqua e olio, Terzo polo e 5 Stelle, che avevano obiettivi diversi, e abbiamo chiesto un chiarimento a chi doveva scegliere da che parte stare. Mai arrivato. Hanno tenuto aperta la porta ad Azione, che poi ha fatto quel che si sapeva: sbattere la porta in faccia e andare per conto suo. Vogliamo capire con chi stiamo parlando. Credono in una svolta vera o sono pronti domattina a dialogare con Azione, Moratti e Renzi?».
❓Per voi la Moratti non può essere presa in considerazione.
«Non sarà mai la nostra candidata presidente, ma neanche uno con un indirizzo di quel tipo».
❓Esiste la possibilità di un profilo di centrosinistra che sia compatibile coi vostri obiettivi?
«È prematuro parlare del profilo. Si individua dopo, sulla base dell’idea di Regione che si ha».
❓Insisto sui nomi, Giuliano Pisapia sarebbe accettabile?
«Non è accettabile soprattutto il metodo, una girandola di nomi, ogni giorno uno diverso. Non ci interessa leggere ogni giorno un nome diverso ma una proposta politica che possa rappresentare un’alternativa a Moratti e a Fontana. I cittadini non sono interessati a questo “Indovina chi”».
❓Sareste pronti ad andare soli anche stavolta?
«Era un’altra fase, ma non ci spaventa. Per noi sarebbe una novità andare a un’alleanza. Ora abbiamo la possibilità di farle le alleanze, ma non c’è paura di correre da soli, è sempre stata la nostra natura».
(Feed generated with FetchRSS)
Fonte MoVimento 5 Stelle Lombardia on Facebook