Oggi pomeriggio a Palazzo Pirelli è in programma l’audizione congiunta tra la Commissione Ambiente e Protezione Civile e la Commissione Speciale Elvetica.
Due mesi fa, la Commissione Antimafia aveva acceso i riflettori sullo smaltimento dei rifiuti tra Regione Lombardia e la Confederazione Elvetica consentito dall’accordo del 2015 che prevede l’esportazione di materiali inerti, sabbia e ghiaia a fronte dell’importazione di rifiuti edili.
Già nel 2018, il Progetto CO.ME.TA. (Controllo Materiali Esteri Transfrontalieri Autorizzati) aveva rilevato gravi anomalie: il 20% dei campioni esaminati non era in regola. Irregolarità riconducibili al business del traffico illecito di rifiuti da parte di gruppi criminali.
Nel 2019, però, Arpa e Regione Lombardia avevano deciso di non rinnovare il Progetto CO.ME.TA. che comunque aveva svolto un ruolo di controllo utile come deterrente, visto che negli anni precedenti questo tipo di reati era diminuito.
Oggi chiederemo perché il Progetto CO.ME.TA. non è stato rinnovato e chiederemo di potenziare i controlli sul traffico illecito dei rifiuti transfrontalieri.
Purtroppo la nostra Regione non sia immune dai reati contro l’ambiente e la salute. Il Progetto CO.ME.TA. aveva dimostrato come l’efficacia dei controlli abbia avuto un effetto deterrente sugli illeciti e ha mostrato quanto sia cruciale l’impiego puntuale di tale strumento.
Oggi Arpa Lombardia garantisce alla Regione un numero di controlli simbolico che però è nettamente inferiore al passato. E’ fondamentale che la Giunta di Regione Lombardia applichi degli strumenti di controllo compensativi sui traffici illeciti di rifiuti molto pericolosi per l’ambiente e per la nostra salute.
Le province vicine al confine, come quelle di Como e di Varese, sono particolarmente a rischio e vanno tutelate.
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Fonte Raffaele Erba Portavoce M5S Regione Lombardia on Facebook