100 giorni al Ministero delle Infrastrutture: non più promesse come in passato ma fatti concreti

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di Danilo Toninelli

Sono passati 100 giorni dal mio arrivo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In poco più di tre mesi sono successe moltissime cose, tra cui purtroppo anche la tragedia di Genova. Non ci siamo arresi di fronte a niente e abbiamo già raggiunto dei risultati che ci incoraggiano ad andare avanti su questa strada.

La rivoluzione con noi ci ha messo poco a diventare realtà. Basti pensare che a due mesi dal nostro approdo al Governo abbiamo messo in discussione le concessioni che da anni foraggiano i signori delle autostrade, scritte in modo tale che lo Stato abdicasse al proprio ruolo. Non solo, a differenza di tutti i Governi che ci hanno preceduto, e malgrado le diffide arrivate, abbiamo fatto un’operazione verità mai fatta prima: abbiamo pubblicato integralmente sul sito del Ministero tutte le convenzioni che regolano le concessioni autostradali. In modo che tutti possano vedere i numeri grazie ai quali i padroni delle autostrade si sono arricchiti gestendo beni che appartengono alla collettività.

Una delle parole chiave del Movimento 5 stelle e del Governo del cambiamento è, d’altronde, trasparenza. Non a caso appena arrivati al ministero abbiamo dato disposizione di creare un registro dei portatori di interessi perché chiunque deve sapere chi entra qui e perché. E abbiamo creato un tavolo di lavoro per la semplificazione e la digitalizzazione.

Il crollo di Genova è un evento che mai sarebbe dovuto succedere e che non dovrà ripetersi. Con la morte nel cuore ci siamo subito rimboccati le maniche. Abbiamo stanziato dei fondi per le prime necessità e ci accingiamo a varare un decreto che assicuri al capoluogo ligure quella rinascita che si merita. Inoltre abbiamo avviato una mappatura delle criticità esistenti nelle infrastrutture di tutta Italia e stiamo creando una task force di tecnici che sia in grado di valutare i rischi e intervenire dove necessario, penso ad esempio allo stato in cui si trovano la A24 e la A25, su cui interverremo. Abbiamo anche finanziato con 35 milioni di euro interventi su 9 ponti pericolanti sul Po, e puntiamo a stanziare altri soldi per metterne in sicurezza altri 32.

Un altro gesto che in questi primi 100 giorni ha iniziato a scardinare il sistema è stato aver rinnovato il Cda di Ferrovie dello Stato, il cui ex amministratore delegato è stato rinviato a giudizio per truffa ma che il Governo Gentiloni aveva blindato ai vertici di Fs. I nomi che abbiamo scelto per il nuovo board seguono invece la regola delle tre E: esperienza, efficienza ed etica. A loro è affidato il compito di far viaggiare al meglio Le Frecce, ma soprattutto potenziare il trasporto su ferro regionale, in primis per dare sicurezza e comfort ai pendolari che ogni mattina scelgono per muoversi un mezzo pulito e condiviso come il treno. Il primo segno del cambio di passo è già arrivato con l’accordo di pochi giorni fa con cui Trenitalia si è impegnata a fornire nuovi treni a Trenord, l’operatore delle ferrovie regionali lombarde.

Non più promesse come in passato ma fatti concreti: i primi treni e nuovo personale arrivano già a ottobre, tra un mese. Poi ne arriveranno altri nel corso del 2019. Questo è ciò che volevo dall’inizio, attenzione ai viaggiatori e in particolar modo ai pendolari, sicurezza, comfort e cura del ferro. Non a caso, a pochi giorni dal mio incarico di ministro ho sbloccato 1 miliardo 397 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture del trasporto rapido di massa e 338 milioni di euro per la messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse.

Tra i successi di questi primi 100 giorni al Ministero delle Infrastrutture non posso non ricordare l’operazione che ci ha portato a cancellare il leasing milionario che i precedenti Governi avevano sottoscritto per l’AirForceRenzi. Abbiamo detto addio a questo enorme spreco che ci faceva spendere, pensate, 18 milioni di euro l’anno da qui al 2024.
La nostra attenzione è stata e resta alta per i viaggiatori cosiddetti vulnerabili, come bambini e ciclisti. Su nostro impulso è stata approvata alla Camera, e si attende il via libera del Senato, una proposta di legge che prevede l’obbligo di sensori anti abbandono sui seggiolini auto. Una norma di civiltà per cui prevediamo sgravi fiscali. Abbiamo già preparato poi delle norme a favore dei ciclisti e sbloccato 161 milioni di euro per la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche.

L’attenzione è alta anche nei confronti della guida autonoma e delle auto elettriche. Abbiamo istituito l’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica che accompagna le sperimentazioni a Modena e Torino.
Un altro grande cambiamento che ci accingiamo a fare è quello sul Codice degli appalti. Puntiamo a riformarlo a breve per renderlo più semplice e trasparente. Per questo abbiamo avviato una consultazione pubblica sul nostro sito, per permettere a tutti di dirci la propria opinione su diversi passaggi del nuovo codice su cui vorremmo intervenire.
In questi 100 giorni grande attenzione abbiamo anche messo al tema del trasporto aereo. Sono disponibili 31,5 milioni di euro per la continuità territoriale per gli aeroporti di Trapani e Comiso, in Sicilia e ho firmato il nuovo decreto di imposizione degli Oneri di Servizio Pubblico per la continuità territoriale aerea della Regione Sardegna.
Alitalia inoltre a breve dovrebbe confermare e rimettere in vendita i collegamenti tra Reggio Calabria, Roma e Milano. La Calabria e tutto il Sud così si avvicinano al resto del Paese. E’ un bel segnale cui ne seguiranno a breve tanti altri.

Nei mesi scorsi abbiamo anche prorogato di un anno la riduzione del pedaggio autostradale per le moto che consentirà di usufruire di uno sconto del 30%.
Nel periodo estivo abbiamo anche combattuto l’abusivismo sulle nostre coste. Con l’operazione ‘spiagge libere’ della Guardia Costiera, solo nell’ultima settimana di luglio abbiamo liberato ben 250mila mq di arenili illegittimamente occupati. Ed è solo l’inizio. Con una piccola norma obbligheremo tutti gli stabilimenti balneari a mettere all’ingresso un cartello che informa i bagnanti che hanno il diritto dell’accesso gratuito alla spiaggia.
Infine, abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con la Crusca per migliorare tutte le comunicazioni che ogni giorno vengono diramate dal Mit, eliminando, ad esempio, i tecnicismi burocratici inutili. Un piccolo cambiamento verso una maggiore trasparenza e vicinanza delle istituzioni ai cittadini.
Perché sono proprio le piccole cose, accanto alle grandi, a dare il segno di una rivoluzione che inizia.

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Fonte Il Blog delle stelle

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