9 Millennials su 10 scelgono aziende socialmente responsabili, anche a costo di ridursi lo stipendio

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Investimenti per migliorare la salute del Pianeta, concrete strategie green e valori di sostenibilità a cui ispirarsi. Ecco cosa cercano i millennials quando pensano al posto di lavoro ideale.

Ben l’86% di loro infatti si ridurrebbe lo stipendio pur di far parte di un’azienda responsabile. Per attrarre i migliori talenti gli esperti consigliano quindi di abbracciare nuove strategie sociali nei piani aziendali.

I giovani vogliono credere in quello che fanno.

Si tratta di un fenomeno che sta coinvolgendo numerose imprese e organizzazioni a livello internazionale: da una recente indagine statunitense pubblicata dalla CNBC è infatti emerso che l’86% dei millennials accetterebbe una riduzione del proprio stipendio pur di lavorare per un’azienda rispettosa dell’ambiente e che applichi concrete politiche di CSR (responsabilità sociale d’impresa).

E ancora, secondo una ricerca di GreenBiz, 2 giovani su 3 non lavorerebbero per un’azienda che non abbia un forte impegno in campo ambientale e l’85% vorrebbe avere l’opportunità di farsi promotori del raggiungimento di obbiettivi legati alla CSR.

Ma non è tutto, perché il modo in cui un’azienda gestisce le sue relazioni sociali, economiche e ambientali presenta un forte impatto sul suo successo.

Da una ricerca americana pubblicata su Forbes è infatti emerso che le politiche di responsabilità sociale porterebbero a un aumento del 30% del capitale annuo.

Ma quali sono i consigli degli esperti per agire in maniera più responsabile, attrarre i migliori talenti e trasformare i propri collaboratori in vettori di cambiamento?

Le aziende dovrebbero integrare più a fondo la responsabilità sociale d’impresa in tutte le funzioni organizzative coinvolgendo in prima linea i dipendenti nelle politiche di sostenibilità ambientale e recuperando in questo modo la loro fiducia.

È quanto emerge da uno studio condotto dal Gruppo Sodexo sui Work Place Trend e diffuso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Lo studio, consultabile gratuitamente a questo link, evidenzia come i collaboratori possano rappresentare i nuovi vettori di cambiamento per l’azienda.

Al giorno d’oggi, per eccellere, le organizzazioni devono prestare attenzione non solo agli aspetti economici della propria attività ma devono farsi promotrici del cambiamento nei confronti di problemi sociali e ambientali.

Chi dirige un’attività deve riconoscere che gran parte della forza lavoro pensa che lo scopo delle aziende non sia solo aumentare i profitti. La nuova sfida per essere competitivi non è essere i migliori del mondo, bensì migliori per il mondo.

Nonostante la volontà di fare del bene, molte aziende devono affrontare un’ondata di sfiducia da parte dei lavoratori e del mercato globale sui temi di responsabilità sociale.

Da un’indagine pubblicata su The Guardian è infatti emerso che il 63% dei lavoratori ritiene gli amministratori delegati poco credibili e poco attenti a questa tematica.

La fiducia è il cuore di ogni attività e sta collassando ovunque. Per questo motivo è necessario creare una cultura aziendale dove business e responsabilità sociale siano allineate, dando ai collaboratori i giusti mezzi per far sì che il cambiamento avvenga.

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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