“L’arrivo della Commissione antimafia in Emilia a Bologna, Reggio Emilia, Modena vuole essere un forte segnale d’attenzione per tutto il Nord ed il fatto ha voluto che coincida anche con lo svolgimento proprio durante questa settimana d’importanti iniziative culturali come ‘Noi contro le mafie’ festival della legalità organizzato in provincia di Reggio Emilia sotto la direzione scientifica di Antonio Nicaso e che vedrà la partecipazione di Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro” continua Morra.
“Il radicamento mafioso in Emilia Romagna, iniziato durante il periodo del soggiorno obbligato ha trovato terreno fertile non solo tramite lo spaccio di droga ma anche attraverso lo sviluppo dell’edilizia e tramite l’espansione del gioco d’azzardo, ma negli ultimi anni come in tutto il Nord Italia sta seguendo nuove ‘vie’ finanziarie” spiega Morra.
“Quando dieci anni fa Nicola Gratteri e Antonio Nicaso denunciavano proprio da Reggio Emilia le infiltrazioni ed il radicamento ndranghetistico in quelle terre, in tanti protestavano – spiega il presidente della Commissione Morra – i fatti hanno dato loro ragione e gli eventi delle ultime settimane con continui sequestri, minacce a pizzerie, nuovi arresti contro il clan Grande Ararci in un filone dell’inchiesta veneta ne sono una conferma”.
“Mi auguro che l’approvazione del nuovo codice di autoregolamentazione antimafia per le elezioni che include nuovi reati ‘spia’ collegati proprio all’espansione delle mafie in zone non tradizionalmente interessate al fenomeno e riguardante nuovi interessi economici, sia da monito propositivo per ogni forza politica affinché nella composizione delle liste per le prossime elezioni europee e amministrative stiano attentissime” conclude Nicola Morra.
Fonte Parlamento
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