Mi auguro che l’Autorità giudiziaria e di PG individuino nel minor tempo possibile l’autore di questo gravissimo atto e che l’istituto di formazione scolastica prenda provvedimenti esemplari nei confronti del proprio dipendente perché, diversamente, non sarebbe nella posizione di poter insegnare nulla a nessuno. Valuteremo ogni eventuale iniziativa legale in tuo sostegno nel caso si celebrerà un processo sui fatti che ti hanno vista coinvolta.
Ma credimi, sono tante le persone che credono nell’importanza delle diversità, valori aggiunti di un vero Paese democratico e civile e nelle qualità che chiunque, al di là del proprio credo e del proprio essere, può mettere in campo.
Anzi, sono tante le persone che “non credono” alla diversità, perché ritengono l’essere umano semplicemente tale, senza distinzione di razza, credo o appartenenza di genere.
Non sei da sola: lotteremo insieme per cambiare le cose affinché la violenza, il razzismo, l’omotransfobia, il femminicidio e le discriminazioni saranno un giorno finalmente sconfitte e punite in modo adeguato.
Le Corbusier, pur riferendosi all’architettura, disse: “La prima prova di esistenza è occupare uno spazio”. Andiamo avanti insieme per ritagliarcelo questo spazio. Da parte mia e di tutto il Gruppo M5S l’impegno di sollecitare Regione Lombardia affinché venga calendarizzato il Progetto di Legge contro le “discriminazioni di genere e orientamento sessuale”, che insieme abbiamo presentato e depositato lo scorso dicembre, sarà ancora più determinato.
Non mollare, cara Antonia e continua a vivere e a lottare a testa alta: sii ciò che sei, semplicemente Antonia!
Un abbraccio.
Simone Verni”
L’articolo Attivista transgender insultata da call center, lettera di solidarietà dal M5S proviene da Movimento 5 Stelle Lombardia.
Fonte Movimento 5 Stelle Lombardia