Abbiamo incontrato i nostri Portavoce, ma che caos!

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Innanzi tutto un enorme GRAZIE a Gianmarco Corbetta e a Davide Tripiedi per la loro disponibilità ad intervenire, ieri sera a Monza, e tentare di spiegarci l’attuale, caotica, situazione politica nella fase delle consultazioni al Quirinale.

Lasciatemi anticipare le mie “simpatiche” osservazioni del vasto popolo 5 Stelle, data la mia propensione nell’osservazione delle dinamiche dell’essere umano.

Ho visto tanti piccoli “di maietti”, ognuno con la ricetta giusta per indirizzare la politica del Movimento. La simpatica esclamazione “se fossi stato al vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare” (cit. De André) fatta forse, con un pochino di invidia, da chi per un pugno di voti non ce l’ha fatta. L’attivista in contatto con fonti USA e che legge il Times. Quello che rifiuta l’accordo con la Lega. Quello che rifiuta l’accordo col PD. Quello che vuole le elezioni subito. Quello che vuole andare all’opposizione e bloccare da lì il Governo. Quello preoccupato per le poltrone che “inevitabilmente” si dovranno spartire con chi firmerà il fatidico contratto. Quello che continuava a borbottare alle mia spalle qualunque cosa si dicesse. Quello che non ho capito cosa abbia detto, ma è intervenuto lo stesso.

Ecco perché adoro il Movimento 5 Stelle! E’ una fucina di idee, di confronto, di consigli, di espressione di pensieri dove non è necessario essere tutti d’accordo con tutto, ma che stimolano alla riflessione, alla valutazione di un diverso punto di vista che, magari, per preclusione ideologica facciamo fatica a prendere in considerazione. Perché poi si “rischia” di scoprire l’uovo di Colombo quando una attivista dice: “Ma intanto perché, in attesa del Governo, non iniziamo a presentare le nostre proposte di legge direttamente in Parlamento?”. Che è una cosa semplice e fantastica. In attesa del famoso contratto, iniziamo a presentare le proposte sul Reddito di Cittadinanza, sulla Green Economy, sulla Scuola…e tutti i punti da noi sostenuti durante la campagna elettorale.

Sì, adoro il Movimento 5 Stelle ed i suoi attivisti e simpatizzanti!

Detto, simpaticamente, tutto ciò vediamo se, nel mio piccolo, riesco a dare una mia interpretazione della situazione.

Innanzi tutto diciamo chiaramente una cosa: NON ABBIAMO VINTO!

Certo, con questa legge elettorale da schifo, appositamente creata per danneggiarci, la situazione di stallo era inevitabile.

Così come è vero che abbiamo raggiunto un risultato straordinario che ci permette di affermare con orgoglio che siamo la prima forza politica del Paese.

Ma non abbiamo vinto! Quindi non siamo autonomi nella possibilità della guida del Paese. Abbiamo tutto il diritto di richiederne la guida, ma non abbiamo i numeri per farlo. E questo deve essere ben chiaro a tutti. Quindi è obbligatorio trovare questi numeri. Ci piaccia o non ci piaccia.

Con chi?

La linea del nostro Capo Politico Di Maio (che bello sentirlo, nel contesto, chiamare semplicemente Luigi come se fosse l’amico di sempre…) è ben chiara: con chi accetterà sia la nostra leadership sia i punti salienti del nostro programma. Non credo che ci sia spazio alle interpretazioni su questo punto.

Così come non ci sono dubbi che nessuna alleanza sarà possibile con il pregiudicato Berlusconi.

A cosa porterà questa linea?

Innanzi tutto a cosa ha già portato: non si stanno spartendo poltrone (altrimenti il Governo sarebbe già fatto) ma si stanno imponendo programmi. E mentre i vecchi, obsoleti partiti sono in impasse appunto per questo, noi abbiamo dato un esempio impareggiabile di coerenza.

Tutti i dubbi che da questa posizione possono derivare, sono legittimi, ma eccessivamente precoci.

Se ci chiederanno delle poltrone cosa faremo? Se non accetteranno le nostre condizioni? Se tenteranno un accordo cercando di tagliarci fuori? Se poi non rispetteranno il contratto?

Vero, si deve cercare di anticipare anche le mosse degli altri, ma non si deve scadere nella paranoia preventiva.

Poi i nostri due Portavoce hanno anche spiegato che, oltre alla fatica di far rispettare un eventuale “contratto alla tedesca” a personaggi di cui poco ci fidiamo, ci sarà il problema del “giorno per giorno”, delle decisioni da prendere con immediatezza, come la situazione internazionale ci sta incalzando.

Insomma, un bel caos creato da una legge elettorale stupida e squalificante.

Tutto, quindi, sta ad indicare un ritorno alle urne nella speranza che il CDX si frantumi e che i nostri seggi possano aumentare. Ma non possiamo, in questa fase, essere noi a rompere il quadro istituzionale!

Inutile e stupido sarebbe non chiedere un accordo con uno dei due schieramenti avversari, ci piaccia o non ci piaccia ed indipendentemente dal fatto che questo si possa realizzare.

Così come sarebbe altrettanto stupido se Di Maio esordisse o dicesse, in questa fase, “ritorniamo al voto“. Che lo dica Salvini!

Forse non siamo abituati dopo 5 anni di opposizione, ma purtroppo la politica è anche tattica, pazienza, calcolo. E Luigi si sta muovendo benissimo, li ha messi in scacco. Non è questo il momento dei “vaffanculo” a prescindere. E’ il momento di apparire forti, coerenti, determinati, risoluti ed abili politicamente.

Sarà una partita lunga, delicata, a volte snervante e, personalmente, non credo si risolverà prima delle imminenti elezioni Regionali in Molise e Friuli.

Mattarella non potrà far altro che apparire “decisionista” e affidare un incarico esplorativo prima a Tizio e poi a Caio, ma alla fin della fiera, se Salvini non si sgancerà da Berlusconi, si ritornerà alle urne.

E con questo schifo di Rosatellum…..

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