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Al Sud Salvini vuole gli inceneritori. Al Nord porta avanti la battaglia contro gli inceneritori… Non trovate che c’è qualcosa che non quadra? Forse se crepa un meridionale è meno importante?
Correva l’anno 2014, a Ferrara Matteo Salvini scendeva in piazza al fianco di chi manifestava contro l’inceneritore di Cassana, rivendicando per la Lega il primato della battaglia ambientalista sui rifiuti.
Nel 2018, come ministro, a Napoli, immagina invece di costruire un termovalorizzatore per ogni provincia della regione Campania.
Non trovate che c’è qualcosa che non quadra?
Forse se crepa un meridionale è meno importante?
Dicevamo, era il 2014. Il sig. Matteo Salvini si precipitò a Cassana, frazione del comune di Ferrara, in Emilia-Romagna per portare avanti la lotta contro gli inceneritori. Ci tornò poi due anni dopo da leader della Lega Nord. Perché? Semplice: va all’inceneritore di Cassana, per manifestare contro l’impianto: “Noi questa battaglia la stiamo facendo da vent’anni” dirà ai giornali locali, lasciando intendere che contro gli inceneritori lui si è schierato anche prima del Movimento Cinque stelle.
Ma lì era il nord… Oggi Matteo non è più ambientalista, è inceneritorista!
“Io sono per costruire e non per i no, perché con i no non si va da nessuna parte. Questo vale soprattutto per gli enti locali, penso a tutti quei sindaci e alla stessa Regione Campania che ha sempre detto no, no, no e con i rifiuti cosa facciamo? Li facciamo gestire alla camorra?”.
Insomma Sì agli inceneritori in Campania. Uno per ogni provincia… Oggi Matteo non è più ambientalista. Sulla pelle dei meridionali si può fare anche questo…
Quello del marzo scorso non era solo un voto, era anche un test di intelligenza e Voi, cari meridionali che avete votato Salvini, lo avete fallito miseramente…
By Eles
Fonte Il Fastidioso
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