Alle città metropolitane 30 milioni per la forestazione. Come accedere ai fondi

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Per rendere il nostro Paese sempre più verde e all’altezza delle sfide ambientali che dobbiamo affrontare, il decreto del ministero dell’Ambiente dell’8 ottobre 2020 stanzia 30 milioni di euro destinati alle aree metropolitane e finalizzati alla forestazione urbana. Una misura che attua il decreto Clima, la prima legge italiana dedicata totalmente all’ambiente e quindi anche alla salute dei cittadini, provvedimento che il MoVimento 5 Stelle ha fortemente voluto e che, anche grazie all’impegno del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, siamo riusciti a portare a casa.

I 30 milioni, messi a disposizione per il biennio 2020-2021, sono destinati alla piantumazione e al reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. Si tratta di interventi fondamentali per migliorare la qualità dell’aria, ridurre i rischi legati ai disastri naturali, per consentire la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, oltreché abbassare la temperatura e rendere più belle le nostre città.

Il decreto attuativo è stato scritto tenendo conto tra l’altro delle linee programmatiche del Green Deal europeo e della Strategia per il Verde urbano. In questa Strategia sono stati individuati i tre obiettivi che i progetti devono perseguire: tutelare la biodiversità per garantire la piena funzionalità degli ecosistemi, aumentare la superficie e migliorare la funzionalità ecosistemica delle infrastrutture verdi a scala territoriale e del verde costruito, allo scopo di migliorare la salute e il benessere dei cittadini. 

Le città metropolitane devono presentare le proposte progettuali, al massimo 5, al Ministero dell’Ambiente, del territorio e del mare. Ogni progetto può ricevere un finanziamento fino a 500mila euro, anche per la manutenzione o piantumazione di alberi che non hanno attecchito. Gli interventi di riforestazione devono interessare almeno tre ettari, anche non confinanti, purché strutturalmente e funzionalmente integrati in un progetto unitario.

Nella valutazione del Ministero dell’Ambiente anche i risvolti ambientali e sociali di questi progetti, il livello di riqualificazione, i livelli di qualità dell’aria e la localizzazione. Fondamentale sarà anche la capacità delle specie botaniche utilizzate di assorbimento e stoccaggio della CO2, di rimozione degli inquinanti e di adattamento al cambiamento climatico. Per le nuove aree verdi è inoltre prevista la presentazione di un piano di gestione e di manutenzione di un piano di almeno 7 anni. I finanziamenti rilasciati soggetti a controlli e potranno essere anche revocati nel caso in cui si riscontrino difformità tra l’esecuzione e la progettazione.

Ciascuna Città metropolitana può presentare al ministero fino a un massimo di cinque proposte progettuali, nel termine di centoventi giorni dalla data di pubblicazione del decreto. LA proposta va inviata al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected] e per conoscenza [email protected]. La redazione die progetti deve tener conto della valenza ambientale e sociale, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area oggetto dell’intervento, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione in zone soggette a procedure di infrazione comunitaria, requisito quest’ultimo che costituisce una ragione di preferenza dei progetti.

 L’erogazione del finanziamento ai progetti selezionati avverrà secondo le seguenti modalità:

– 20% a titolo di anticipo, a seguito della comunicazione di avvio dei lavori;

– 50% alla presentazione dello stato di avanzamento per almeno la metà delle opere finanziate ed eseguite, a fronte di rendiconto, relazione e documentazione fotografica;

– 30% alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e atto di collaudo delle opere realizzate.

Queste risorse che potenziano le aree verdi del nostro Paese, arricchendolo di nuove foreste urbane, si inseriscono in una visione ampia e a lungo periodo, che affianca le politiche pubbliche all’attivismo e a iniziative dal basso molto partecipate come Alberi per il futuro. Dal 2015, la mobilitazione di migliaia di cittadini e attivisti ha consentito di mettere a dimora decine di migliaia di alberi e tanti altri ne saranno messi a dimora il 20 e 21 novembre.

Anche tu puoi contribuire a rendere più verde e più salubre il tuo Comune. Partecipa a Alberi per il Futuro, il progetto di forestazione “dal basso” ideato nel 2015 dal MoVimento 5 Stelle. Vai sul sito www.alberiperilfuturo.it, scarica il Vademecum, consulta i Facilitatori Formazione e Coinvolgimento della tua regione per avere tutti i chiarimenti. Ci vediamo il 21 e il 22 novembre.

 

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