ANCHE SUL SEQUENZIAMENTO GENICO REGIONE LOMBARDIA È ULTIMA. Ad inizio maggio il portavoce Gregorio Mammì ha chiesto all’Assess…

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ANCHE SUL SEQUENZIAMENTO GENICO
REGIONE LOMBARDIA È ULTIMA.

Ad inizio maggio il portavoce Gregorio Mammì ha chiesto all’Assessore Letizia Moratti di riferire in Aula sulle attività di sequenziamento genetico portate avanti dai laboratori lombardi per l’individuazione delle varianti del Covid-19.

Il consigliere ha sollecitato ripetutamente gli organi preposti per un impegno maggiore ed ha richiesto che i dati raccolti in Lombardia siano pubblici e possano essere condivisi sulla PIATTAFORMA GISAID, a disposizione di tutta la comunità scientifica. Vi terremo aggiornati sull’argomento, perché al momento la situazione non è buona.

A distanza di mesi dal primo annuncio di Aifa e ISS (era gennaio), e a 18 mesi dall’inizio della pandemia, la rete nazionale per il sequenziamento dei genomi dei campioni di SarsCov2 estratti dai soggetti positivi è tuttora fermo ai blocchi di partenza.

Sequenziare il genoma di quanti più campioni di virus estratti da tamponi positivi è un’arma chiave per individuare in tempo nuove varianti, quando cioè circolano al massimo nell’1% della popolazione positiva nazionale.

È fondamentale per seguirne l’evoluzione, intervenire in tempo per stroncare eventuali focolai e determinare se siano o meno resistenti agli attuali vaccini.

Non a caso la Gran Bretagna ha istituito il proprio network di laboratori specializzati già a marzo 2020. Non a caso è lì che sono state scoperte molte delle varianti che oggi conosciamo.

In Italia la situazione è questa: al 31 maggio é stato eseguito solo lo 0,7% di sequenze dell’intera popolazione positiva, contro la soglia minima del 5% che il Centro europeo per la Prevenzione e Controllo delle Malattie (Ecdc) ha stabilito.

L’Italia ha cioè depositato solo 32.491 sequenze sul portale di riferimento mondiale Gisaid — quello dove ricercatori di tutto il mondo inseriscono via via ogni sequenza genomica dai campioni di SarsCov2.

La Germania ne ha depositate 120.806 (terzo paese al mondo per numero di sequenze)
Il Regno Unito, 430.472 (secondo).
Gli Usa, oltre i 500 mila.

Se si va a restringere il campo alle singole regioni italiane, le differenze tra una e l’altra sono enormi.

La Campania è la più virtuosa, con 46 sequenze ogni mille positivi (ha raggiunto il 5% come indicato dall’Ecdc).

La Lombardia, fulcro della pandemia europea, sfiora appena lo 0,7%, tra le ultime in classifica.

[Da un art. di L. Margottini]

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Fonte MoVimento 5 Stelle Lombardia on Facebook

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