Asst Rozzano, situazione vergognoza e inaccetabile

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Asst (ex ASL) di Via dei Glicini a Rozzano: il surreale racconto del Consigliere Gregorio Mammì : una SITUAZIONE VERGOGNOSA e INACCETTABILE.

“Dopo numerose segnalazioni, stamattina ho effettuato un sopralluogo all’ Asst di Rozzano che, dopo la riforma e la razionalizzazione fortemente voluta da Regione Lombardia, serve anche i Comuni di Pieve Emanuele, Opera e Rozzano.

Un racconto che ha quasi dell’incredibile!!
Arrivato sul posto la massa di persone davanti la porta di entrata non mi ha quasi permesso di prendere il numerino!
A fatica riesco a raggiungere il distributore e finalmente mi impossesso del mio numero: A64. Il monitor indica 00.

BENE, mi dico, ho “solo” 64 persone davanti!

ERRORE Non avevo fatto i conti con la lettera A!
Hanno appena iniziato a servire i pazienti con la lettera E (ovviamente non c’è l’indicazione della lettera sul monitor) quindi dovrò aspettare le 99 persone della E più le 64 della A.

NESSUNO che dia informazioni.
Centinaia di ANZIANI e DISABILI abbandonati a se stessi.
2 sportelli aperti, con 2 poveri operatori che subiscono il nervosismo e la fretta delle persone, lavorando ad una velocità impressionante, altro che stress-lavoro correlato. Provo a guardarne uno negli occhi, non ci riesco…

Ad un certo punto un signore con il numero A38 leggendo solo il 38 passa avanti, ma era il turno della E 38!! Per poco non scatta la rissa tra anziani.

Provo a chiedere di parlare con un responsabile: non c’è nessuno, né direttori, né dirigenti.
Disperato vado verso l’uscita e incontro una persona con una forte disabilità, mi avvicino e gli regalo il mio prezioso numerino A64.
Un gesto che nella gravità della situazione non vale nulla, ma che in quel momento era l’unica buona azione che potessi fare. Aveva più di 100 persone davanti…100!!

Chi ha scelto di razionalizzare i costi, chiudere le Asl e i consultori, dovrebbe venire a vedere queste scene!

Quello che ho visto stamattina è semplicemente VERGOGNOSO!! Chiederò delucidazioni all’assessore Giulio Gallera ed al Direttore Generale, è necessario che i servizi territoriali tornino a funzionare, per il bene di ogni persona presente oggi in quella stanza e di tutti i cittadini lombardi.”