Autonomia: Istruzione resta competenza nazionale. Ora nessun rischio disparità

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Si è concluso positivamente il vertice di maggioranza sulle autonomie che aveva destato preoccupazioni diffuse sul destino dell’istruzione. Alla fine, grazie all’impegno del MoVimento 5 Stelle, la scuola resta di competenza nazionale: non ci saranno dipendenti di serie A e di serie B, né differenze tra stipendi e programmi. Alunni, docenti e famiglie possono stare tranquilli: l’intenso lavoro di questi mesi ha dato vita a una riforma equilibrata.
Le legittime preoccupazioni iniziali sono scongiurate. La scuola rappresenta da sempre l’unità del nostro Paese: un luogo di crescita personale e collettiva, dove si formano i nostri giovani, la loro coscienza civica e il loro senso di appartenenza. Sarebbe stato impensabile veder frammentato e sacrificato un principio tanto nobile e importante.

Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni. Quindi nessuna differenza all’interno del personale, nessuna differenza all’interno degli alunni, nessuna differenza all’interno delle istituzioni scolastiche.

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Fonte Parlamento

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