Nell’era digitale, in Italia non si riesce a elaborare non dico un database di chissà quale complessità, ma un semplice incrocio tra due liste.
Mi riferisco, nel caso specifico, alla lista dei percettori del Reddito di Cittadinanza e l’elenco anagrafico dei lavoratori agricoli nella provincia di Taranto. L’Inps, infatti, ha la prima lista, ma non puó accedere alla seconda.
È quanto mi ha comunicato lo stesso ente nel rispondere a una mia lettera del 13 maggio scorso nella quale chiedevo di rendere noti i percettori del RdC che avrebbero potuto rispondere all’elevata domanda di manodopera proveniente dal settore agricolo, alle prese con la carenza di stagionali determinata dall’emergenza Covid.
Stando ai dati Inps, nella provincia di Taranto ci sono 14.018 persone che ricevono il RdC.
‘Per quanto riguarda l’agricoltura – si legge nella risposta dell’Inps – con gli strumenti a disposizione di questa direzione regionale non è possibile individuare i percettori di RdC iscritti al contempo negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. Sarà nostra cura inviare una richiesta alla Direzione centrale competente per valutare la fattibilità dell’estrazione’.
L’Inps specifica che il suo compito è di eleborare la lista dei percettori del reddito e di trasmettere ai Centri per l’impiego e ai Comuni ‘i soggetti da invitare per la sottoscrizione dei patti’. L’impressione è che ancora una volta ci troviamo dinanzi a un balletto di responsabilità in cui si evita di affrontare il nodo, ossia che questi elenchi, quelli dei percettori del RdC come quelli dei lavoratori agricoli, dovrebbero essere facilmente confrontabili da qualsiasi PA, oltre che dalle aziende stesse.
Abbiamo investito centinaia di milioni di euro nella digitalizzazione e nel 2020 non riusciamo a incrociare due liste: è questa la cruda e amara verità
Fonte
Rosa D’Amato – Portavoce M5s nel Parlamento EU
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