Colpo di genio: gli espropriano la casa per realizzare il Tav… Interviene la parlamentare Businarolo (M5S) che vi trasferisce il suo ufficio. L’ufficio di un parlamentare non può essere espropriato!

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Colpo di genio: gli espropriano la casa per realizzare il Tav… Interviene la parlamentare Businarolo (M5S) che vi trasferisce il suo ufficio. L’ufficio di un parlamentare non può essere espropriato!

 

Un ufficio parlamentare locale nella casa di un espropriando per i lavori del Tav. Sarà nel territorio di Castelnuovo del Garda, parte della collegio di Villafranca dove ha corso per le elezioni all’uninominale la nuova sede locale di Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle. Lo annuncia lei stessa con un post sul suo blog ricordando che l’articolo 68 della Costituzione afferma che «senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza». Un principio ribadito ulteriormente dalla sentenza numero 58 del 2004 della Corte Costituzionale, che ha sancito l’estensione di questa salvaguardia a «spazi ulteriori rispetto alla residenza, identificabili come “domicilio”, in vista della tutela dell’interesse del Parlamento al pieno dispiegamento della propria autonomia, esplicantesi anche nel libero esercizio del mandato parlamentare, rispetto agli altri poteri dello Stato».

«È un dovere dei parlamentari essere presenti sul territorio – afferma Businarolo -. Durante la campagna elettorale ho incontrato moltissime persone della circoscrizione di Villafranca, inclusa l’area del basso Garda, particolarmente interessata – e minacciata – dalla tratta Brescia Verona, di prossima realizzazione, dopo il via libera del Cipe. Ho seguito l’esempio di alcuni miei colleghi bresciani della precedente legislatura, confidando di dare un aiuto concreto ai tanti cittadini che, ormai da molti anni, spesso inascoltati, sono in prima linea contro un’opera dannosa per l’ambiente, costosa per le tasche dei cittadini e inutile per gli utenti, in particolare per i pendolari che devono fare i conti con biglietti sempre più esosi e un servizio di trasporto locale sempre più scadente».

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Fonte Il Fastidioso

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