Come la prenderesti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre altri vengono regolarmente pagati? È quello che accade alle donne in Europa – Ma quando il Parlamento Europeo chiede la parità di salario tra uomini e donne, LA LEGA VOTA NO…!

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Come la prenderesti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre altri vengono regolarmente pagati? È quello che accade alle donne in Europa – Ma quando il Parlamento Europeo chiede la parità di salario tra uomini e donne, LA LEGA VOTA NO…!

Parlamento UE chiede parità di salario per uomini e donne, ma la Lega vota No

Le donne in Europa guadagnano in media il 16 per cento in meno degli uomini. Approvata a Bruxelles una risoluzione sulla differenza nelle retribuzioni a seconda del genere che chiede misure vincolanti per contrastare il problema. Conservatori e liberali rifiutano la proposta di sanzioni a chi non rispetta le norme.

Cosa faresti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre i tuoi colleghi continuano a guadagnare? Non è fantascienza, ma quello che accade alle donne in Europa, colpa del cosiddetto gender pay gap, il “divario salariale di genere”. Per questo il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione che chiede alla Commissione misure vincolanti per contrastarlo. La proposta ha raccolto il consenso bipartisan di tutte le forze, a eccezione della Lega e alcuni eurodeputati dell’est Europa che l’hanno bocciata.

Secondo l’Eurostat il divario retributivo in Europa è in media del 16 per cento, aumenta nel caso delle pensioni (37 per cento) e sale ancora se si prende in considerazione il tasso d’occupazione (40 per cento). Il dato italiano si ferma al 4 per cento, ma è un numero che non deve farci sorridere. La percentuale deve essere letta in controluce con l’accesso al mondo del lavoro, dove registriamo uno dei tassi più bassi d’Europa, con il nostro 53% ci fermiamo ben 15  punti sotto la media europea. Peggio di noi fa solamente la Grecia con il 49 per cento. Statistiche che dimostrano che il divario salariale deve essere affrontato alla radice, migliorando il welfare e le politiche sull’istruzione.

La Commissione europea al momento del suo insediamento ha promesso che avrebbe presentato un piano per affrontare la disuguaglianza di genere entro marzo 2020. Gli eurodeputati chiedono che sia “ambizioso” e nel testo approvato denunciano “l’urgente necessità di promuovere la parità tra uomini e donne a tutti i livelli del processo decisionale” insieme a sottolineare i legami tra la retribuzione e la violenza sulle donne: “Il rischio di povertà e la minore autonomia finanziaria rende più difficile sottrarsi a una relazione violenta”.

Motivi che non sono stati sufficienti a incontrare il favore della Lega, secondo la parlamentare europea Elena Lizzi “L’uguaglianza tra uomini e donne è un valore fondamentale dell’Unione europea, secondo solo ai diritti umani, ma non può essere certo risolto con l’intervento della Commissione europea sui salari”.

tratto da: https://www.fanpage.it/politica/parlamento-ue-chiede-parita-di-salario-per-uomini-e-donne-ma-la-lega-vota-no/

 

 

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Fonte Il Fastidioso

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