Come l’IA può salvarci togliendoci il lavoro

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di Kai-Fu Lee – Sto per parlarvi di come l’Intelligenza Artificiale (IA) e il genere umano possano coesistere e di come circa 10 anni fa un’enorme scoperta sull’IA fu fatta da 3 scienziati nordamericani. Scoperta nota oggi come “deep learning”.

Deep learning è una tecnologia che prende in pasto un’enorme quantità di dati appartenenti a un singolo campo e impara a predire e decidere con accuratezza sovrumana. Per esempio, se mostriamo a una rete di deep learning un enorme numero di foto di cibi, può riconoscerli e dire se è un hot dog, o se non lo è. Da sola. O se mostriamo molte foto, video e dati presi da chi guida in autostrada, può davvero guidare una macchina bene come un essere umano in autostrada.

Così il deep learning è diventata la base nell’era dell’IA, fase guidata dall’America. Ma ora ci troviamo nell’era dell’implementazione, dove ciò che importa è l’esecuzione, la qualità del prodotto, la velocità, i dati.

Ed ecco dove entra in gioco la Cina. Gli imprenditori cinesi, che finanzio come venture capitalist, sono lavoratori incredibili, con un’etica del lavoro incredibile. E la qualità del prodotto cinese è migliorata in modo consistente nello scorso decennio, grazie a un ambiente ferocemente competitivo.

Nella Silicon Valley, gli imprenditori competono da gentiluomini, un po’ come nelle guerre antiche dove ogni schieramento aveva il turno per sparare all’altro. Ma nell’ambiente cinese, è davvero un combattimento tra gladiatori fino alla morte. In un contesto così brutale, gli imprenditori crescono velocemente, imparano come rendere i loro prodotti migliori, alla velocità della luce, e imparano a perfezionare i loro business model fino a renderli perfetti. Il risultato è che grandi prodotti cinesi come WeChat e Weibo sono probabilmente migliori degli equivalenti prodotti americani come Facebook e Twitter.

E il mercato cinese abbraccia questo cambiamento, il cambiamento accelerato e lo spostamento del paradigma. Per esempio, se andate in Cina, vedrete che quasi tutto funziona senza contante e carte di credito, perché quello di cui tutti parliamo, pagare col telefono, è diventata una realtà in Cina.

Nell’ultimo anno su internet mobile sono state fatte 18.8 trilioni di dollari di transazioni, e tutto questo grazie alla tecnologia molto sicura con cui è realizzata. È persino più grande del PIL cinese. Vi chiederete: come può essere più grande del PIL? Perché include tutte le transazioni: canali dell’ingrosso, del dettaglio, offline, online, andare a un centro commerciale o in un mercato contadino.

La tecnologia è usata da 700 milioni di persone per pagarsi tra loro, non solo a negozianti, è peer-to-peer ed è quasi libera da commissioni. Ed è istantanea, ed è usata dappertutto. E infine, il mercato cinese è enorme. Il mercato è ampio, cosa che aiuta gli imprenditori ad avere più utenti, più guadagni, più investimenti, e ancora più importante dà agli imprenditori la possibilità di raccogliere una quantità enorme di dati che diventa il carburante dei motori di IA. Di conseguenza, le aziende cinesi di IA hanno fatto grandi salti in avanti così che oggi, le aziende più ricche di computer vision, riconoscimento vocale, sintesi vocale, strumenti di traduzione e droni sono tutte aziende cinesi.

Così, con gli USA a condurre l’era della scoperta e la Cina a condurre quella dell’implementazione, ci troviamo ora in un’epoca straordinaria dove i motori delle due superpotenze stanno lavorando insieme per portare la rivoluzione tecnologica più veloce che noi umani abbiamo mai visto. E questo porterà grande ricchezza, una ricchezza senza precendenti: 16 trilioni di dollari, secondo PwC, in termini di aumento di PIL mondiale entro il 2030. Porterà con sé anche sfide immense in termini di perdite di posti di lavoro.

Mentre durante la rivoluzione industriale si sono creati più lavori perché i lavori manuali vennero scomposti in più lavori nelle catene di montaggio. Ma l’IA rimpiazza completamente i lavori individuali nelle catene di montaggio con robot. E non solo nelle fabbriche, ma camionisti, guidatori, e persino lavori come la televendita, il servizio ai clienti, ed ematologi e radiologi nei prossimi 15 anni saranno rimpiazzati gradualmente dall’intelligenza artificiale.

L’unica eccezione sono i lavori creativi.

Ed ancora più serio della perdita di lavori è la perdita di significato, perché l’etica del lavoro nell’Era Industriale ci ha indotti a pensare che il lavoro sia l’unica ragione per cui esistiamo, che il lavoro ha definito il senso delle nostre vite.

Anni fa hanno trovato qualcosa che non andava nelle mie analisi. Mi avevano dato pochi mesi di vita e questo ha completamente stravolto tutti i miei pensieri e le mie priorità. Durante la mia chemioterapia, ho letto un libro di Bronnie Ware che parlava degli ultimi desideri e rimpianti di persone sul letto di morte. Ha scoperto che di fronte alla morte, nessuno rimpiangeva di non aver lavorato abbastanza nella propria vita. Ma piuttosto il non aver speso tempo sufficiente insieme ai propri cari e di non aver dato amore.

Per fortuna oggi sono in fase di remissione. Adesso lavoro solo 8 ore per 5 giorni la settimana e non più 10 ore per 6 giorni a settimana. Mi sono spostato vicino a mia madre, mia moglie di solito viaggia con me, e quando i miei ragazzi sono in vacanza, se non tornano a casa, io vado da loro.

È una nuova vita che mi ha aiutato a riconoscere quanto importante sia l’amore per me, e avere di fronte la morte mi ha aiutato a cambiare la mia vita, e mi ha anche aiutato a guardare in nuovi modi come l’IA dovrebbe avere impatto sul genere umano e lavorare e coesistere insieme. Perché davvero l’IA porterà via tanti lavori ripetitivi, ma i lavori ripetitivi non rappresentano ciò che davvero siamo.

Kai-Fu Lee è un informatico, uomo d’affari e scrittore americano di origini taiwanesi. Attualmente vive a Pechino. Ha sviluppato il primo sistema di riconoscimento vocale.

Tedx tradotto da Antonio Parlato

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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