Con 85mila docenti da assumere e personale aggiuntivo la scuola è pronta a ripartire

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La scuola ripartirà a settembre con tutti gli insegnanti di cui ha bisogno: per incrementare il personale la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sta portando avanti un lavoro enorme in tempi strettissimi. L’obiettivo è quello di affrontare nel miglior modo possibile l’emergenza, che per il rispetto delle misure di sicurezza richiede classi dove sia rispettato il distanziamento e con meno alunni. Un lavoro che si sta facendo in queste ore e che in prospettiva dovrà portare ad eliminare strutturalmente le cosiddette “classi pollaio” e a ridurre al minimo il precariato nella scuola.

L’ultima novità arriva dal via libera del Ministero dell’Economia e Finanze all’assunzione, a tempo indeterminato, di 84.808 docenti precari. Saranno inseriti in ruolo dalle GAE, cioè le Graduatorie a esaurimento, o dalle graduatorie di vecchi concorsi e del concorso straordinario in arrivo. Oltre ai docenti, saranno assunti a tempo indeterminato 11.323 addetti del personale ATA.

Questo risultato, insieme al meccanismo, già introdotto dalla ministra Azzolina, di “chiamata veloce” che accelera i tempi di accesso al ruolo per gli insegnanti, e alle nuove 50.000 assunzioni a tempo determinato per cui pochi giorni fa sono state assegnate risorse pari a 977 milioni, assicurerà a settembre l’organico necessario in ogni scuola.

In autunno, inoltre, partirà la stagione dei concorsi, grazie alla quale il ministero potrà assumere circa 78.000 docenti a tempo indeterminato, sia giovani neolaureati che precari storici.

Molto si è fatto anche per migliorare il sistema delle supplenze, innanzitutto sul piano della digitalizzazione, con il via alla procedura online per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali. Grazie a questo meccanismo, che ha visto quasi 800mila domande inserite sulla piattaforma, le cattedre rimaste vuote dopo le immissioni in ruolo dei docenti saranno assegnate ai supplenti in tempi molto più rapidi e con una documentazione immediatamente accessibile online.

In più, la recente ordinanza del ministero dell’Istruzione che ripartisce i fondi per il personale a tempo determinato, contiene un’altra importante novità per le nostre scuole: da settembre se un docente si assenta sarà consentito chiamare i supplenti già dal primo giorno di assenza dei titolari, evitando il caos che un blocco introdotto cinque anni fa generava nelle scuole per ‘tappare i buchi’ in caso di assenza o malattia degli insegnanti.

Sono stati mesi duri e impegnativi per tutto il mondo della scuola, per le famiglie e per studentesse e studenti. Quest’estate il cantiere scuola resta aperto e operativo per riportare tutti in classe in sicurezza. Ciascuno sta facendo la propria parte per raggiungere l’obiettivo: uscire rafforzati dalla crisi, gettando le basi per una scuola rinnovata e innovativa.

Tutto il nostro lavoro, soprattutto quello della ministra Azzolina, è andato nella direzione di una maggiore sicurezza, del miglioramento delle condizioni lavorative del personale e, di conseguenza, di un sistema dell’istruzione di qualità. Già più di 6 miliardi sono stati mobilitati e messi a disposizione dei nostri istituti, del personale e degli enti locali in pochi mesi, dopo anni in cui alla scuola i vecchi governanti – alcuni dei quali oggi inventano fake news non avendo argomenti fondati per protestare – di miliardi ne hanno tolti 8,5.

Tante altre sfide sono in cantiere, dalla valorizzazione del personale alla digitalizzazione, passando per la messa in sicurezza di tutti gli edifici. Il risultato emerso dal lavoro di questa prima parte d’anno ci fa essere ottimisti: passo dopo passo, tutti insieme e con la determinazione della ministra Azzolina, traghetteremo la scuola italiana nel futuro.

 

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