CORTE DEI CONTI Sanità lombarda: FORMIGONI DEVE DARE 47,5 MILIONI Arriva la sentenza d’appello della Corte dei conti che, il 21…

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CORTE DEI CONTI
Sanità lombarda:
FORMIGONI DEVE DARE 47,5 MILIONI

Arriva la sentenza d’appello della Corte dei conti che, il 21 aprile, smonta ogni pretesa innocentista e rigetta il ricorso di Formigoni, confermandogli la condanna a pagare 47,5 milioni.
L’allora presidente della Regione Lombardia – scrivono i giudici – ha stretto un patto per organizzare un “sistema corrotto e corruttivo” in cui le cosiddette funzioni non tariffabili, sommamente discrezionali, venivano superpagate dalla Regione.

Così il denaro pubblico veniva “distratto in maniera illecita”, “sottratto alla sua destinazione per l’espletamento di funzioni sanitarie d’interesse pubblico” e dirottato per “formare oggetto di illecite dazioni a favore del presidente Formigoni e degli intermediari, nonché suoi amici personali, Daccò e Simone”.

Il “contenuto delle delibere regionali è stato tagliato su misura delle esigenze economiche della Fondazione Maugeri”.

“L’obiettivo perseguito e raggiunto era quello di ottenere, a parità di prestazioni, una maggiore remunerazione, accettando ovviamente di pagare un (sovra)prezzo: quello della corruzione”.

I pagamenti alla Maugeri erano decisi personalmente da Formigoni: il suo è un “ruolo assolutamente centrale, vero e proprio deus ex machina, svolto in virtù del ruolo istituzionale e dell’indubbio carisma personale del presidente”.
“Oggetto del patto corruttivo è stato il mercimonio della funzione del presidente”.

Così i soldi regionali entravano nelle casse della Maugeri, da cui sono poi usciti 71 milioni, “destinati a finanziare la corruzione degli amministratori regionali e degli intermediari”.

Respinti i tentativi di Formigoni di conquistare la prescrizione contabile, sostenendo che debba essere calcolata a partire dalle delibere con cui la giunta ha finanziato le operazioni non tariffabili (2007-2010) e non dal suo rinvio a giudizio (2014).
Niente da fare: si conta dal 2014.
Di G. Barbacetto

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Fonte Dario Violi on Facebook

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