Di seguito l’intervista a Pasquale Tridico pubblicata oggi su La Notizia

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Di seguito l’intervista a Pasquale Tridico pubblicata oggi su La Notizia. Buona lettura!⤵

L’ex premier ed ex banchiere Mario Draghi ha presentato il suo Report sulla competitività. Abbiamo chiesto a Pasquale Tridico, capodelegazione del M5S al Parlamento europeo, la sua opinione su alcuni punti del Rapporto.

🟢 “𝐋’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞”, 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞 𝐃𝐫𝐚𝐠𝐡𝐢.
È vero e il Movimento 5 Stelle lo dice da almeno 10 anni. Un’Europa il cui unico scopo è quello di fare il guardiano dei decimali del deficit non ha molto futuro davanti a se, soprattutto se si confronta con dei giganti come USA e Cina che investono miliardi nelle transizioni energetica e digitale. Il rischio cupio dissolvi è dietro l’angolo e per quanto ci riguarda questo scenario catastrofico si combatte con azioni concrete e riforme coraggiose, che però purtroppo non vedo all’orizzonte a causa principalmente di una classe dirigente miope e reazionaria.

🟢 “𝐈𝐥 𝐟𝐚𝐛𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐔𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞̀ 𝐞𝐧𝐨𝐫𝐦𝐞” 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐃𝐫𝐚𝐠𝐡𝐢 “𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝟕𝟓𝟎-𝟖𝟎𝟎 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐢, 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐚𝐥 𝟒,𝟒-𝟒,𝟕% 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟑”. 𝐂𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚?
L’istituzione di un bilancio centrale europeo di almeno il 5% del Pil dell’Ue è uno dei punti principali del programma per le elezioni europee del Movimento 5 Stelle, quindi l’appello di Draghi non è nuovo. La triste realtà racconta però un altro film: in questi giorni al Parlamento europeo stiamo facendo i conti con i vergognosi tagli alla sanità e al programma EU4HEALTH nato per tutelare la salute dei cittadini dopo la pandemia del Covid. Il rapporto Draghi può essere considerato utile se produce dei cambiamenti reali, altrimenti rischia di diventare un esercizio di stile utile alle élite liberiste per lavarsi la coscienza.

🟢 “𝐒𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐥’𝐔𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚𝐫𝐞 – 𝐛𝐚𝐬𝐚𝐧𝐝𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐍𝐞𝐱𝐭𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐄𝐮 – 𝐚 𝐞𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞, 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐚𝐝 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚” 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚.
Il Next Generation EU è il più grande successo del governo Conte in Europa perché ha mobilitato per la prima volta nella storia ingenti risorse, alcune delle quali anche a fondo perduto, attraverso l’emissione di debito comune. Per noi dovrebbe diventare uno strumento permanente e dovrebbe focalizzarsi su sostegno a cittadini e imprese impegnate nella doppia transizione green e digitale. Non siamo invece favorevoli agli Eurobond della difesa e alla militarizzazione della nostra economia. Temiamo che il pessimo assorbimento dei fondi del PNRR da parte del governo Meloni, così come denunciato nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti europea, possa essere utilizzato come pretesto dai falchi dell’austerity per non ripetere più questa esperienza.

🟢 𝐋𝐚 𝐝𝐞𝐜𝐚𝐫𝐛𝐨𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐯𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐥𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚, 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 “𝐜𝐨𝐬𝐭-𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭” 𝐞 “𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐮𝐭𝐫𝐨”, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞: 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐝𝐞 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢, 𝐢𝐝𝐫𝐨𝐠𝐞𝐧𝐨, 𝐛𝐢𝐨𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐞 𝐧𝐮𝐜𝐥𝐞𝐚𝐫𝐞.
Sull’idrogeno siamo favorevoli se non è quello blu e cioè se si alimenta con fonti non rinnovabili come il gas. Sul nucleare dobbiamo essere realisti: non è la panacea di tutti i problemi energetici europei. Costruire nuovi impianti è insostenibile per le casse statali e non risolve il problema delle scorie nucleari. L’Italia deve puntare a diventare un hub delle energie rinnovabili, puntando su sole e vento. Non ripetiamo gli errori degli altri, come la Francia dove circa la metà dei suoi 56 reattori sono spenti perché le ristrutturazioni sono troppo onerose.

🟢 𝐈𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐃𝐫𝐚𝐠𝐡𝐢 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐝𝐢 “𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐢” 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 (𝐑&𝐒) 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐬𝐚 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐥𝐢 𝐬𝐮 “𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢”.
Come Movimento 5 Stelle siamo favorevoli all’uso di fondi europei per la ricerca e lo sviluppo nel campo della difesa se questo comporta delle economie di scala e quindi dei risparmi. Se questi progetti invece dovessero trasformarsi in inutili duplicati o in carrozzoni europei saremmo invece nettamente contrari. Su questo tema siamo molto cauti e non vorremmo che l’UE sfrutti questa occasione per investire in armi così come fatto nella scorsa legislatura quando, approvando il regolamento ASAP, ha tagliato i fondi per la politica di coesione per aumentare quelli per la militarizzazione.

🟢 𝐋’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐢𝐜𝐡𝐞́ 𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚, “𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚̀ 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞” 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚. “𝐃𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟒𝟎 𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝟐 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨”, 𝐡𝐚 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚𝐭𝐨.
Se il problema della crisi demografica non va sottovalutato per alcuni Paesi, per l’Italia è addirittura drammatico. La curva demografica in discesa è la conseguenza diretta dei tagli al welfare familiare, come quelli agli asili nidi pubblici, e frutto della precarietà diffusa tra i giovani che non permette di fare progetti di vita o di costruire una famiglia. Tutte le misure di sostegno al reddito, come il salario minimo, o la creazione di posti di lavoro di qualità possono contribuire a rallentare la decrescita della popolazione. Occorre inoltre fare una riflessione anche sulla settimana corta di quattro giorni, per il M5S è necessaria per riorganizzare l’offerta di lavoro e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Inoltre, nel rapporto Draghi manca la necessità di avviare una lotta seria contro elusione e evasione fiscale per giganti e multinazionali e armonizzazione fino ad arrivare alla tassa unica sul capitale per evitare competizione sleale tra stati membri per attrarre capitali. Infine i cambiamenti tecnologici e l’AI vanno affrontati introducendo un reddito minimo, un reddito di cittadinanza europeo finanziato dal bilancio UE, tarato su soglia di povertà relativa in ciascun Stato membro.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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