Digitalizzazione degli appalti, l’Italia aderisce alla Piattaforma Digitale Europea. Ecco tutti i benefici

Tempo di lettura: 2 minuti

firmatoninlli.jpg

di Danilo Toninelli

L’edilizia può tornare a crescere solo se si innova. Nei cantieri bisogna costruire il futuro. E il settore riprende slancio, dopo la crisi profonda, se raccoglie fino in fondo, con coraggio, la sfida delle nuove tecnologie. Digitalizzazione degli appalti, condivisione su piattaforme informatiche dei dati tra tutti i soggetti della filiera. In due parole: tecnologia Bim (Building Information Modeling).

Ecco perché, dopo nemmeno cinque mesi di mandato, ho deciso di firmare l’adesione del Governo italiano al progetto di Piattaforma Digitale Europea sugli oggetti costruttivi, gli elementi necessari alla creazione dei modelli digitali multidimensionali.
Sosterremo linguaggi aperti di comunicazione attraverso il cosiddetto “Open Bim” in modo che produttori, progettisti, appaltatori, distributori possano lavorare secondo le proprie esigenze e contemporaneamente dialogare fra loro. Un orizzonte telematico di condivisione orizzontale e senza barriere proprietarie che si avvicina tantissimo, peraltro, ad alcuni dei principi fondanti dell’identità del MoVimento 5 Stelle.

Una prospettiva verso cui devono tendere anche le Stazioni Appaltanti pubbliche, gli enti che bandiscono gare per costruire o ricostruire opere e arricchire il territorio. Perché grazie alla digitalizzazione, lo ribadisco, oggi si può fare un’edilizia sostenibile, di qualità, che fa risparmiare tempo e denaro.
Sono stato pochi giorni fa al Saie di Bologna, il grande salone dell’edilizia e dell’ambiente costruito, e ho visto quanto l’Italia sia all’avanguardia nel comparto.
Le nostre eccellenze vanno valorizzate al meglio. Ecco perché ho messo, con questa firma, l’Italia in posizione di leadership europea, assieme a Francia e Germania.
Raccogliendo l’impulso di Ance, Federcostruzioni e Politecnico di Milano, il nostro Paese fa così sistema, grazie alla sinergia tra la sfera istituzionale, quella economica e quella scientifica. Era ciò che mancava e che ci rafforza in Europa, consentendoci di guidare, non di subire, il cambiamento.
Lo dobbiamo alle nostre imprese. Ma lo dobbiamo a tutti i cittadini, perché una buona edilizia è fondamentale per rendere la nostra Italia più bella, sicura e accogliente.

Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it

Leggi Tutto

Fonte Il Blog delle stelle

Powered by WPeMatico

Commenti da Facebook
(Visited 20 times, 1 visits today)
Vai alla barra degli strumenti