Don Giorgio non è un nemico!

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Attenzione, non confondiamo l’aspetto umano dall’aspetto politico!

Seppur avendo avuto modo di avere uno scontro pubblico con lui a causa della sua esuberanza e della sua tendenza ad erigersi a paladino della verità, non mi trovo d’accordo con la speculazione mediatica che viene fatta nei suoi confronti.

Intanto ricordiamoci che è una persona di 80 anni, ormai in pensione, praticamente isolato, che non ha nulla da perdere.

Ha un curriculum di tutto rispetto, tanto da essere citato anche su WikiPedia.

E’ stato uno dei pochi ad andare controcorrente negli anni del berlusconismo imperante tanto che

Ordinato sacerdote nel 1963 nell’arcidiocesi di Milano, ha esercitato a Introbio dal 1963 al 1966, a Cambiago dal 1966 al 1973, a Sesto San Giovanni nella parrocchia San Giuseppe dal 1973 al 1983; inoltre è stato parroco a Balbiano e Colturano dal 1983 al 1984 ed è stato sacerdote coadiutore a Cassano d’Adda dal 1984 al 1996. Ha svolto incarichi pastorali presso la parrocchia di Rovagnate in provincia di Lecco, dove dal 1996 al 2013 ha gestito la piccola chiesa e la comunità di fedeli nella frazione di Sant’Ambrogio in Monte. Nel luglio 2013 il cardinale Angelo Scola ha scelto di rimuovere don Giorgio De Capitani da Monte in seguito alle ripetute lamentele pervenute negli anni presso la Santa Sede e la Curia Milanese a causa dell’odio manifestato dal sacerdote nei confronti di Silvio Berlusconi e dell’indisponibilità dello stesso don Giorgio a chiudere il suo sito internet e rimuovere gli insulti e le ingiurie nei confronti di Berlusconi. Da settembre 2013 risiede a La Valletta Brianza e celebra una messa festiva la settimana a Dolzago. Noto ai più per le sue posizioni politiche molto forti, espresse tramite un linguaggio spesso volgare; lo stesso don Giorgio lo ammette, asserendo che è un modo per colpire più in profondità le persone che lo ascoltano.
Le idee espresse all’interno delle sue prediche e nel suo sito, nonché il linguaggio usato, hanno suscitato le reazioni della Chiesa cattolica, che insieme alla Lega Nord e a Silvio Berlusconi sono i principali bersagli delle critiche e degli insulti del sacerdote. Don Giorgio ha subito attacchi da parte del quotidiano “Il Giornale”, in particolare riguardo alla questione creatasi col dottor Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi.

È stato citato in causa dalla giornalista Grazia Graziadei, la quale aveva citato anche Vittorio Arrigoni.

Ha partecipato alla trasmissione Exit in onda sul LA7 il 6 aprile 2011, affermando che sperava che a Silvio Berlusconi venisse un ictus, sollevando numerose polemiche.

È stato anche criticato per le sue posizioni sui soldati italiani morti durante la “missione di pace” in Afghanistan, definiti come dei mercenari e dunque indegni di essere chiamati difensori della patria.

Ora, è forse vero, ha fatto un po’ di pipì fuori dal vasino con la sua personale scomunica ai leghisti e con il suo preconcetto viscerale nei confronti del Movimento 5 Stelle (e del sottoscritto nel locale). Inneggiare ad una guerra civile non è tanto democratico né cristiano!

Ma, sembrerà paradossale, io capisco i suoi timori e le motivazioni del suo cercare di risvegliare le coscienze. Certo, lui cerca di indirizzarle verso una sua visione politica che non riesco a condividere in quanto obsoleta, ma l’esortazione è veritiera: lui in sostanza chiede di non adagiarsi ad ogni “nuova” formula di Potere e di essere vigili. Concetto che condivido. Potrebbe dirlo meglio…..ma questo è il suo modo. Da tenere in considerazione anche il fatto che alla sua età è difficile credere a quanto io gli volevo proporre. Lo capisco: chissà quante delusioni ha visto nei politici locali!

Io non lo ritengo il nemico: è un povero prete anziano che è riuscito a ritagliarsi il suo momento di gloria nella spicciola storia del mondo. A volte sensatamente.

Quindi, pur non ritenendo ormai necessario dare un peso alle sue inutili esternazioni, gli dedico, col cuore e a nome del Gruppo 5 Stelle de La Valletta Brianza questa splendida frase attribuita a Voltaire:

 

Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire

Buona vita don Giorgio…..

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