È stato proprio l’ex sottosegretario all’economia Durigon a imporre il nome del suo successore a Salvini. E così si è arrivat…

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È stato proprio l’ex sottosegretario all’economia Durigon a imporre il nome del suo successore a Salvini.

E così si è arrivati a Freni, romano, avvocato amministrativista, ma soprattutto consigliere di Durigon: era il suo punto di riferimento nel settore dei Giochi, la delega più pesante del leghista al Tesoro.
Un modo per Durigon di piazzare al suo posto una figura senza alcun ruolo politico e che lavori in perfetta continuità con i suoi obiettivi.
Se viene fatto questo nome è evidente che dietro c’è Durigon, tanto più che Freni non ha ruoli nella Lega.

Se la nomina sarà ufficializzata, sarà un modo di Durigon e Salvini per non concedere un altro punto al fronde nordista del Carroccio che spingeva per Bitonci (la Liga veneta lamenta di non aver rappresentanti nel governo) in contrasto con il ligure Rixi.

Freni è stato consulente giuridico del gruppo della Lega alla Camera e al Senato ed è l’avvocato che sta preparando il ricorso al Consiglio di Stato per l’esclusione della lista del Carroccio alle Amministrative a Napoli.

Sul suo nome però aleggia anche un potenziale conflitto d’interessi:
è stato avvocato dell’Inpgi nella causa sul contributo di solidarietà che ha permesso all’Istituto di risparmiare 18 milioni ed è ancora consulente per gli appalti pubblici. Non solo: Freni ha acquistato dall’Inpgi una casa ai Parioli scontata del 25%. Niente di male se non fosse che a vigilare sull’Istituto è proprio il Mef dove Freni andrà a occupare la carica di sottosegretario. E, viste le cattive acque dell’Inpgi, si vocifera da tempo un intervento pubblico.
(da un art.di G. Salvini)

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Fonte Dario Violi on Facebook

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