Facciamo ripartire l’Italia all’insegna dell’ambiente

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La crisi generata dall’emergenza sanitaria ha avuto effetti pesantissimi e al tempo stesso ha confermato la necessità di tenere unite le misure di carattere economico con la salvaguardia dell’ambiente e quindi della salute. Il Movimento 5 Stelle, in Parlamento e al governo, ha tenuto stretto questo connubio facendo in modo che le misure approvate per rispondere all’emergenza coronavirus fossero anche in grado di tutelare gli ecosistemi e accelerare la transizione ecologica dell’Italia. Riduzione dei consumi energetici e messa in sicurezza degli edifici, valorizzazione delle aree protette, mobilità elettrica e sostenibile, attenzione al contenimento dei rifiuti in relazione ai dispositivi di protezione personale: ecco una breve sintesi dei provvedimenti adottati in risposta alla pandemia.

Superbonus al 110%
Con il Superbonus al 110% gli italiani potranno ristrutturare e rendere efficiente la loro abitazione a costo zero. Questa misura, ormai pienamente operativa, si preannuncia decisiva per stimolare una ripresa duratura e sostenibile dell’economia. In particolare, favorirà lo sviluppo del settore delle costruzioni e l’intero indotto che ruota attorno agli interventi di miglioramento energetico e antisismico previsti dal superbonus. Grazie al Superbonus al 110% e al meccanismo virtuoso della cessione del credito e dello sconto in fattura le Pmi lavoreranno di più grazie ai maggiori incentivi, lo Stato vedrà aumentare l’occupazione e il Pil, e i cittadini potranno effettuare lavori per avere case più sicure ed efficienti praticamente gratis.

Il meccanismo virtuoso garantisce anche alle famiglie con redditi più bassi di godere dei vantaggi previsti dal Superbonus, dando la possibilità di effettuare i lavori anche alle piccole e medie imprese che rappresentano il cuore del nostro tessuto produttivo. La misura sarà operativa fino alla fine del 2021, ma siamo già al lavoro affinché nei prossimi provvedimenti venga estesa la durata.

Bonus biciclette
Il buono mobilità è un contributo pari al 60 per cento della spesa sostenuta, fino a 500 euro, per l’acquisto di biciclette tradizionali ed elettriche e di altri mezzi come monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel, oppure per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. La misura è operativa al 4 maggio e durerà fino alla fine di quest’anno.

L’incentivo ha lo scopo di decongestionare le zone a maggior traffico in molte città italiane: contribuiamo così a migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città, a liberare l’Italia dal peso delle procedure di infrazione europee per i livelli d’inquinamento e a dare un’alternativa ai mezzi pubblici locali, messi a dura prova dalle esigenze di distanziamenti fisico. Tra l’altro, l’Italia è tra i maggiori produttori ed esportatori di biciclette a livello europeo: questo incentivo può generare una crescita del mercato superiore al 25% rispetto al 2019, con effetti positivi sull’occupazione e sull’economia.

Incentivi per moto elettriche
Per chi acquista motocicli, ciclomotori, tricicli e quadricicli elettrici delle categorie da L1e a L7e abbiamo introdotto una importante novità, estendendo l’incentivo precedentemente introdotto anche a chi non ha un veicolo da rottamare. Chi vuole acquistare uno dei veicoli di queste tipologie riceverà fino a 3.000 euro di incentivo, coprendo fino a un massimo del 30% del prezzo del mezzo. Per chi deve anche rottamare un veicolo da euro 0 a euro 3 o ritargato posseduto da almeno 12 mesi, l’incentivo arriva a 4.000 euro o fino al 40% del prezzo del veicolo elettrico acquistato.

Ecoincentivi per auto elettriche
A partire dal 1° agosto e fino al 31 dicembre 2020 abbiamo incrementato il bonus già presente per l’acquisto delle auto elettriche e ibride plug-in di 2.000 euro in caso di rottamazione, e di 1.000 euro in caso di acquisto senza rottamazione. Inoltre, viene previsto un ulteriore sconto minimo da parte del concessionario pari al bonus. Un incentivo quindi che può arrivare fino a 10.000 euro, considerando anche l’ecobonus che abbiamo introdotto nella legge di bilancio 2019.

Sostegno alle zone economiche ambientali
Per supportare le imprese che operano nelle Zone economiche ambientali (ZEA), costituite nei parchi nazionali, danneggiate dalla crisi determinata dall’emergenza sanitaria, è stato istituito un Fondo di 40 milioni di euro per l’anno 2020. Queste risorse vanno alle micro, piccole e medie imprese che svolgono attività economiche eco-compatibili e attività di guida escursionistica ambientale e di guida del parco, che hanno sofferto una riduzione del fatturato in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

Recupero e riuso mascherine
Tra le conseguenze della pandemia c’è sicuramente quella relativa all’aumento dei rifiuti derivanti dall’utilizzo diffuso di mascherine chirurgiche e guanti monouso. Nel 2020 la produzione di rifiuti da questi dispositivi dovrebbe arrivare tra le 160 e le 440mila tonnellate, motivo per cui dobbiamo incentivare i nostri concittadini ad assumere condotte virtuose: scegliere mascherine lavabili e riutilizzabili più volte e gettarle nel modo corretto, affinché riprendano vita sotto forma di altri prodotti. Per questo abbiamo previsto l’istituzione di un fondo di un milione di euro nel 2020, al fine di promuovere la prevenzione, il riuso ed il riciclo dei dispositivi di protezione individuale e chiesto al ministero dell’Ambiente di adottare anche delle linee guida, che definiscano nel dettaglio come recuperare i materiali di cui sono fatte le mascherine e stabilire i criteri di raccolta presso le abitazioni e le forme di conferimento.

Fondi per ecoenergie e parchi marini
Le misure approvate per incoraggiare la svolta green del nostro Paese durante l’emergenza sanitaria Covid-19 non si esauriscono qui. Infatti, per il raggiungimento degli obiettivi nazionali in tema di energia e clima al 2030, sono state previste anche ulteriori risorse per sostenere l’innovazione tecnologica in ambito energetico. Infine, abbiamo previsto uno stanziamento di 2 milioni di euro per l’anno 2020 per promuovere l’attività turistica del Paese e rafforzare la tutela degli ecosistemi marini delle aree protette.

 

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