Gangs of La Valletta….

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Quando mesi fa decisi di “metterci la faccia” e di rendermi utile alla causa del Movimento 5 Stelle, non mi aspettavo certo la banda d’Affori fuori nel cortile, il tappeto rosso fuori dall’uscio ed i petali di rose lanciati dall’elicottero.

Ero e sono tutt’ora consapevole del fatto che cercare di portare avanti idee diverse da quelle penalizzanti, sclerotiche ed obsolete viste negli ultimi decenni sarebbe stato impegnativo e faticoso.

E la cosa non mi preoccupa minimamente perché non sono certo la determinazione, la convinzione e la capacità dialettica a mancarmi.

Sono sopravvissuto alle macerie del ’77 e da tutto ciò che ne è scaturito, ho superato dignitosamente l’epoca del craxismo, figuriamoci se mi possono spaventare questi 4 spaventapasseri di pseudo politici che ci circondano adesso.

Ho quindi aderito ad un progetto politico con la sola convinzione di esserne uno dei più forti sostenitori ma, nel contempo, di esserne il più agguerrito dei guardiani. E da questo non mi smuovo.

Per questo le molteplici polemiche politiche non mi scalfiscono minimamente, soprattutto se sostenute da chi ha miseramente fallito in tutti questi anni.

Quindi mi posso concedere, su argomentazioni di carattere nazionale, anche quel briciolo di ironia utile a sminuire la marea di stronzate che sento in TV, leggo nei giornali o nei social. C’è un sacco di gente che non va più presa sul serio e che dimostra solo di essere un parassita. Quindi, per quanto mi riguarda, tutti i discorsi sulla Politica del Cambiamento fatta a livello Nazionale non meritano più alcuna risposta se non dopo averla verificata sul campo, alla prova dei fatti. La diffidenza e l’infangatura “preventiva” non sono degne nemmeno di essere prese in considerazione.

Premesso ciò ribadisco quali sono le mie reali intenzioni politiche, quelle che fino ad oggi hanno attirato le critiche di “pseudo saggi padri ideologici e spirituali” che invece si rivelano soltanto sclerotici ed inutili come delle emorroidi infiammate: riappropriarsi della conoscenza del territorio in cui si vive e condividere insieme idee di miglioramento.

Cosa significa? Significa semplicemente che, a mio modesto parere, ogni persona che per fortuna o per sfiga diventa residente nel comune de La Valletta Brianza ha il diritto di evidenziare ciò che di poco funzionante o che necessita di essere incrementato trova nella cittadina in cui ha deciso di risiedere.

Venga esso da Milano, Napoli, Haiti, Bangkok, Marrakech o Pescasseroli!

E può anche essere incapace di esprimersi in dialetto strettamente brianzolo, ma se il tombino è rotto, è rotto anche per lui che risiede e paga le sue tasse in quel Comune. E quindi, in quanto tale, ha il diritto di proporsi come forza critica e di stimolo per il miglioramento della realtà in cui vive.

Anzi, a mio parere sono proprio queste persone che potranno, provenendo da realtà differenti, aiutare a dare stimoli diversi, nuovi e differenti rispetto ai tanti  “nativi”, capeggiati da “temibili” don William “Bill” Cutting.

Perché sono proprio questi don William “Bill” Cutting, ancora invasati dalla convinzione di essere gli unici rappresentanti in terra, per ordine divino (o di vino?), di una rivoluzione fallimentare a (tentare di) bloccare con le loro inutili prediche e strali virtuali le innovazioni de La Valletta Brianza.

Anche perché certi personaggi non sono capaci di accettare il confronto, ma sono più inclini all’insulto (che necessariamente poi dovrebbe richiedere confessione e pentimento) grazie alla fortunata possibilità “professionale” che li esonera dal Jobs Act, dalla legge Fornero, dall’abolizione dell’articolo 18 e da tutte le politiche demenziali messe in atto dai disastrosi politici che ostinatamente sostengono.

Ma la cosa più preoccupante è il meschino tentativo di denigrare non solo le persone, ma anche le intenzioni, facendo solo riferimento a presunti fatti, avvenimenti e decisioni politiche totalmente estranee al territorio, al comune benessere, al paese in cui tutti viviamo.

Sono i don William “Bill” Cutting le piaghe dei Comuni come La Valletta Brianza.

Che ne può sapere una emorroide infiammata della volontà del Gruppo La Valletta 5 Stelle di cercare di creare aggregazione, cultura, innovazione, risparmio, mobilità nel Comune? Adducendo, tra l’altro a supporto delle invettive, che chi non ha conoscenza del paese non può certo prendersene carico…..

Ma come diceva il sommo,

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Canto III dell’Inferno, tripletta di verso 51)

Il Gruppo La Valletta 5 Stelle proseguirà imperterrito nel suo percorso che non necessariamente dovrà scaturire nella presentazione di una lista politica (non civica) alle prossime Amministrative del 2020, ma con l’esclusiva finalità di mettersi a disposizione dei cittadini per evidenziare, consigliare, stimolare, proporre tutti gli interventi necessari ad un miglioramento della qualità di vita de La Valletta Brianza.

Alla faccia di tutti i don William “Bill” Cutting incapaci di confrontarsi su temi quali:

  • Bilancio Comunale
  • Assistenza Sociale
  • Sicurezza
  • Turismo ed Ambiente
  • Connettività, Informazione e Trasparenza
  • Rifiuti Zero
  • Acqua Pubblica
  • Cultura, Sport e Tempo Libero
  • Mobilità e Trasporti
  • Qualità della Vita e Salute

cioè quelli che saranno i temi sui quali La Valletta 5 Stelle cercherà di chiedere ai cittadini la partecipazione ad un programma condiviso.

Siamo la Preparazione H crema de La Valletta Brianza!

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