I ragazzi chiedono un futuro migliore, scendiamo in piazza insieme a loro

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Le “bombe d’acqua” che provocano danni enormi, la siccità al Nord in pieno inverno e la primavera che arriva sempre prima. Sono i sintomi più evidenti di una lenta malattia che però rischia di diventare inarrestabile. A provocarla è la miopia dell’uomo con le sue attività inquinanti, le stesse che ogni anno provocano la morte prematura di 90.000 persone soltanto in Italia.

I cambiamenti climatici rappresentano un pericolo grave, ma possono diventare una sfida che guarda al futuro, da affrontare con determinazione e ottimismo. Domani saremo nelle piazze per marciare accanto ai giovani che si sono mobilitati in tutto il Pianeta, per ascoltarli e per sostenere la loro lotta con discrezione, senza bandiere, perché questa battaglia non può e non deve avere steccati.

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L’uscita dal petrolio e dal carbone, principali fonti del surriscaldamento globale, è un nostro obiettivo prioritario, non a caso presente nel Contratto di governo. Abbiamo iniziato a percorrere questa rotta, non priva di ostacoli, sospendendo le trivellazioni, prevedendo ecosconti per le auto e moto elettriche o ibride, un piano e fondi dedicati per portare tanti bus elettrici nelle nostre città. Puntiamo sulla riqualificazione ecologica degli edifici e sull’economia circolare, per rilanciare l’economia mettendo al centro la sostenibilità ambientale.

Siamo consapevoli che è solo un inizio e state certi che faremo tanto di più. Lo dobbiamo ai milioni di ragazze e ragazzi che manifestano per chiedere un futuro migliore, che non potrà esserci se non renderemo migliore il pianeta che ci ospita.

Francesco D’Uva
Capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera

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Fonte Parlamento

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