Il problema degli stagionali è davvero conseguenza del reddito di cittadinanza? Chi afferma simili scempiaggini è perché non con…

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Il problema degli stagionali è davvero conseguenza del reddito di cittadinanza? Chi afferma simili scempiaggini è perché non conosce la realtà del mondo del lavoro nelle strutture ricettive.

Il Fatto Quotidiano ci racconta la storia di Gabriella: sarda, ha 50 anni e lavora nel mondo della ristorazione e del turismo da 35. Nonostante la lunga esperienza, le offerte per la stagione che sta ricevendo prevedono condizioni contrattuali assurde: “Ho risposto a due annunci da aiuto cuoca. Una struttura mi ha offerto 600 euro per sei ore al giorno sette giorni a settimana e l’altra, invece, 800 euro per dieci ore di lavoro al giorno. Recentemente mi hanno chiamata da Olbia per offrirmi un lavoro come cuoca, aiuto cuoca e lavapiatti tutto in uno a 1.300 euro al mese con orario spezzato dalle 9.30 del mattino alle 2-3 di notte. Senza né vitto né alloggio. Con quello che costano gli affitti a Olbia durante la stagione, chi riesce a campare con uno stipendio del genere? Ho fatto tantissime stagioni, una volta pagavano davvero bene e si riusciva a vivere per il resto dell’anno. Se offrono queste retribuzioni a chi ha decenni di esperienza, figuriamoci quanto daranno ai giovani che tanto criticano. E quanti ne conosco, io, che purtroppo lavorano per 2 o 3 euro all’ora, sfruttati”.

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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