Iva e Fatturazione elettronica

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Secondo uno studio pubblicato il 21 settembre 2018 dalla Commissione europea, nel 2016 i paesi dell’UE hanno perso quasi 150 miliardi di euro di entrate provenienti dall’imposta sul valore aggiunto (IVA).
L’Italia si conferma prima in Ue per la più grande evasione dell’Iva in valore nominale, con perdite per le casse dello Stato di 35,9 miliardi di euro. Il nostro Paese, inoltre, è terzo per il maggior divario tra il gettito previsto e quello effettivamente riscosso. La differenza ammonta infatti al 25,9%, dietro solo a Romania (35,88%) e Grecia (29,2%). Dai dati che emergono si registra che rispetto al 2015 c’è stato un lieve miglioramento in termini percentuali, in quanto l’evasione si è ridotta dello 0,23%, ma in valore assoluto c’è stato un aumento di circa 200 milioni di euro. Nel complesso, dal 2012 al 2016, l’Italia ha ridotto l’evasione del 3%.
Il decreto-legge n. 87 del 2018 ha posticipato le scadenze dello spesometro 2018, sia nel caso di comunicazione trimestrale, sia nel caso di trasmissione dei dati con cadenza semestrale.
In tale provvedimento è confluito il testo del decreto-legge n. 79 del 2018, che ha rinviato al 1° gennaio 2019 l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica per la vendita di carburante a soggetti titolari di partita IVA presso gli impianti stradali di distribuzione. 

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Fonte Camera dei deputati – Attività parlamentare nella XVII Legislatura

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