Non ci sono più ragioni per rimandare o ostacolare l’approvazione della direttiva, così come invece qualcuno auspica giustificandosi con motivazioni confutate persino dal Premio Nobel David Card: è falso, come dimostrato dai suoi studi, che il salario minimo crea disoccupazione, anzi è una molla per retribuzioni più elevate e adeguate, aumenta la produttività dei lavoratori e combatte le disuguaglianze nel mercato del lavoro.
Questa settimana sarà cruciale per il futuro di milioni di lavoratori e per la sopravvivenza di moltissime imprese schiacciate dalla concorrenza sleale e dal dumping salariale praticati nell’Est Europa.
Daniela Rondinelli
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