La legge n. 234 del 2012 sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa europea

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La legge 24 dicembre 2012, n. 234 ha riformato organicamente le norme che regolano la partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa europea, procedendo ad un sostanziale adeguamento della disciplina generale alle modifiche intervenute nell’assetto dell’Unione europea a partire dal 2009, a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, affrontando, tra gli altri, i profili relativi alla formazione del diritto comunitario e al recepimento del diritto comunitario e rafforzando ulteriormente il ruolo delle Camere sia nell’ambito della fase ascendente che della fase discendente dell’attuazione del diritto dell’Unione europea, anche in considerazione del crescente ruolo riservato ai Parlamenti nazionali e della progressiva importanza delle politiche di derivazione europea.
La nuova disciplina sostituisce integralmente la legge n. 11 del 2005 (legge Buttiglione) che a sua volta aveva abrogato la legge n. 86 del 1989 (legge La Pergola); l’originario coordinamento delle politiche riguardanti l’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee e l’adeguamento dell’ordinamento interno agli atti normativi comunitari era stato assicurato dalla legge n. 183 del 1987 (legge Fabbri).

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Fonte Camera dei deputati – Attività parlamentare nella XVII Legislatura

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