La più grande vergogna della Repubblica è stata cancellata, ora tocca al Senato #ByeByeVitalizi

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Primo Di Nicola intervistato dal Fatto Quotidiano sulla storica abolizione dei vitalizi

Primo Di Nicola, il taglio dei vitalizi alla Camera, per lei che prima è stato giornalista, e oggi è Senatore, che significato ha e che significato ha per il MoVimento 5 Stelle questa giornata?

Per me ha un grandissimo significato, perché dopo 20 anni di battaglie intorno al tema dei vitalizi, prima all’Espresso e poi al Fatto Quotidiano, rivelando i segreti del vitalizio, che sembrava il più grande segreto della Repubblica, e non fu facile, dopo aver fatto queste rivelazioni, ci sono voluti anni e anni, dal ’99 ad oggi. Ci sono voluti tutti questi anni per cancellare quella che io ritengo la più grande vergogna della Repubblica. Quindi è una grandissima soddisfazione perché in un colpo solo, con una semplice riunione dell’Ufficio di Presidenza della Camera, il MoVimento 5 Stelle è riuscito a cancellare il più odioso dei privilegi che i politici si erano dati approfittando del loro ruolo, legiferando solo per se stessi, da profittatori del regime, il più vergognoso dei privilegi che erano riusciti a darsi. Quindi è una grandissima soddisfazione personale perché vedo il compimento di un percorso che ha visto impegnati direttori come Claudio Rinaldi, Peter Gomez, giornalisti che ce l’hanno messa tutta e che hanno sopportato anche il peso di rivelazioni quotidiane che si sono ripetute negli anni senza che si riuscisse a ottenere un risultato. Devo dire grazie al MoVimento 5 Stelle, perché quello che aveva detto ha fatto: almeno alla Camera, questo vergognoso privilegio è cancellato.

Lei dice almeno “alla Camera” perché la battaglia adesso continua al Senato. La Presidente Casellati ha preso tempo, ha chiesto un parere al Consiglio di Stato. Come il MoVimento 5 Stelle riuscirà a portare a termine questa battaglia? Quali sono, secondo lei, i tempi?

I tempi non li conosco perché il rischio è che si profili tutta una battaglia procedurale per tirarla alla lunga. Io dico alla Presidente Casellati che non è più possibile fermare un percorso di legalizzazione iniziato alla Camera e che, necessariamente, deve vedere anche il Senato impegnato a concludere questa procedura. Non vi è dubbio che ci saranno delle resistenze perché al Senato non ci sono gli stessi numeri nell’Ufficio di Presidenza che alla Camera. Vale a dire, il MoVimento 5 Stelle non è autosufficiente anche con le alleanze politiche più larghe per produrre questa cancellazione. Però, attenzione: il treno è partito. Credo che sarà praticamente impossibile per il Senato fermarsi, bloccare la cancellazione, la riforma dei vitalizi. Perché si assumerebbe una responsabilità così grande davanti a un Paese stremato, soprattutto davanti ai pensionati che vivono con 400 euro al mese, quando ci riescono, e che non tollerano più questo privilegio vergognoso che, ormai, è tra le cose da cancellare. Perché è una necessità vitale per la nostra democrazia cancellarlo, anche per lanciare un segnale di speranza: forse risparmieremo tra Camera e Senato, 60 – 70 milioni di euro ogni anno, e mi rendo conto che è poca cosa rispetto alla montagna del debito pubblico. Però provate a pensare: in un Paese dove ogni anno ci sono decine di milioni di Italiani che rinunciano a curarsi perché il sistema sanitario non riesce a fornire le prestazioni per fare tac e risonanze, voi pensate con quei 60 – 70 milioni di euro quante risonanze, quante tac noi potremmo comprare per distribuirlo sul territorio nazionale. Solo questo esempio, io credo, che renda chiaro che da quel vergognoso privilegio, oggi, si possa e si debba necessariamente chiudere la partita anche al Senato, perché è uno sperpero immane di risorse. Sono risorse, ripeto, che vanno a profittatori di regime perché hanno abusato del loro ruolo dando solamente a se stessi quel privilegio. Quindi, io credo ci vorranno mesi, due, tre; ci sarà il solito balletto di richiesta di pareri sulla costituzionalità del provvedimento perché si dirà che è un diritto acquisito ma attenzione: questo non è un diritto, perché non è un diritto di tutti i cittadini, è un diritto che Lorsignori hanno dato solo a loro stessi, ripeto, approfittando del loro ruolo. Quindi, non vedo come si possa invocare un termine come, appunto, il diritto acquisito. Non è più possibile. È una vergogna che va cancellata, magari ci vorrà qualche settimana in più, qualche mese in più. Ma non credo che la Presidente Casellati possa assumersi la responsabilità di bloccare al Senato quello che il MoVimento 5 Stelle, in poche ore, ha realizzato alla Camera.

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Fonte Il Blog delle stelle

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