L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA, L’ARTE PIÙ BELLA E’ l’alba. Anche questa notte è scivolata via. Scivolare via non è in realtà, la…

Tempo di lettura: 3 minuti

L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA, L’ARTE PIÙ BELLA

E’ l’alba. Anche questa notte è scivolata via. Scivolare via non è in realtà, la parola adatta. Difficile raccontare questa vita scandita da ritmi inversi, turni in cui mentre la città è piena di energia, tu cerchi di dormire per recuperare la notte. Eppure, questa è la mia vita.

Ci sarebbe tantissimo da raccontare per chi svolge la professione di infermiere. Io posso raccontare la mia esperienza cercando di descrivere un vissuto che nonostante i tempi difficili, si basa sull’amore verso questa professione.
E questo non vale solo per me.
Purtroppo, tutt’intorno, spesso vedo volti stanchi, delusi da un sistema che non permette di lavorare nelle condizioni ottimali. Il carico emotivo e lavorativo infatti, è enorme. Si ha bisogno di decantare giornate ove si fa il possibile per affrontare una marea in piena che porta con sé: urgenza, stati emotivi, necessità, operato, il nostro vivere e il vivere di chi ci apprestiamo a curare.

Ci chiedono cosa significa essere un’infermiera o un infermiere? E come ci si avvicina? A mio avviso, ci si avvicina alla professione con lo studio, il lavoro, l’esperienza, con l’avvicinarsi al paziente e alle sue necessità mantenendo un ruolo sempre professionale. La nostra non è una missione come molti ritengono. E ‘una professione che va riconosciuta e rispettata. Scriveva Florence Nightingale: “L’assistenza infermieristica è direi, un’arte; e se deve essere realizzata come un’arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito. E ‘una delle Belle Arti. Anzi, la più bella”.

Che qualità richiede? Competenza comunicativa, relazione d’aiuto. No, non bastano la sensibilità e l’empatia. E’ necessario formarsi e lavorare anche sulla capacità di comunicare che rappresenta già la prima forma di terapia. Quali parole usare, quali gesti o anche, quali silenzi? Penso a una comunicazione trasversale che coinvolge il medico, il paziente, l’operatore sociosanitario. Ciascuno ha un ruolo decisivo, fondamentale nel processo di cura. Io ne prendo atto ogni giorno affrontando la mia quotidianità. Viviamo in un periodo storico non semplice, per risorse e disponibilità. Tuttavia, ogni tanto soffermiamoci e riflettiamo. Il modo di rivolgerci agli altri, cambia drasticamente la percezione di pazienti e familiari verso chi dovrebbe prenderli in cura, ma cambia anche il loro percorso e questo può fare la differenza.

Molto spesso ci dicono: “Ma tu sei abituata al dolore. In realtà no, non ci si abitua mai al dolore. Non ci si abitua mai alla sofferenza di una madre che perde un figlio, di un figlio che perde un genitore, di un marito che perde la moglie. Non ci si abitua mai alla morte. E in questo noi possiamo solo accompagnare con discrezione, rispetto, sensibilità, umanità. Esiste la vita che ritorna, esistono le persone che portiamo e ci portano nel cuore, molto spesso gli uni all’insaputa degli altri. Esistono vite, le nostre, dentro una corsia, che s’intrecciano per un breve periodo con quella di molte persone. Sono storie piene, profonde e lasciano ciascuna un segno. Ma immaginarle, da di fuori, è impossibile. In questi anni le persone che ho incontrato, le mani che ho accarezzato, le vite che ho sfiorato probabilmente, hanno segnato il mio cammino. Gliene sarò sempre grata.

[di Cristina Gattel, infermiera in prima linea nell’Unità di terapia intensiva cardiologica dal 2003.]

Nella giornata internazionale degli infermieri vorrei ringraziare infinitamente questi preziosi professionisti e rinnovare il mio impegno. Mi auguro che tutta la politica possa dare finalmente risposta alle istanze degli infermieri. Ci sono molti atti del Movimento 5 stelle fermi sia in Regione Lombardia che in Parlamento, mi auguro che vengano presi in considerazione il prima possibile.

(Feed generated with FetchRSS)

Leggi Tutto

Fonte Dario Violi on Facebook

Commenti da Facebook
(Visited 6 times, 1 visits today)
Vai alla barra degli strumenti