Lex Regioni, così su Rousseau sono state scritte 232 proposte di legge regionali

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di Davide Bono, responsabile Lex Regioni – Rousseau

Lex Regioni è uno degli strumenti più importanti del sistema operativo di cittadinanza digitale Rousseau. Come il suo omologo nazionale, permette agli iscritti alla piattaforma di intervenire, commentando, proponendo emendamenti, integrazioni, alle proposte di legge presentate dai consiglieri regionali.

Attualmente il MoVimento 5 Stelle è presente in 19 delle 21 Regioni/Province Autonome (ad eccezione di Calabria e Sardegna) con oltre 100 Consiglieri. Questi ultimi hanno inserito su Rousseau 232 proposte di legge, migliaia sono stati gli interventi degli iscritti e da una prima stima l’inserimento o la considerazione a vario titolo degli interventi è stata molto alta, pari a circa il 15%.

Se manteniamo la originaria suddivisione in Commissioni delle Regioni, possiamo notare che:

74 proposte di legge sono di ambito sanità, politiche sociali, pari opportunità, animali;
58 di ambito industria, artigianato, commercio, fiere, mercati e turismo; agricoltura, foreste, montagna, caccia e pesca; lavoro e formazione professionale;
51 proposte di legge sono di ambito bilancio, patrimonio; affari istituzionali e statutari; enti locali e polizia locale
24 di pianificazione territoriale, urbanistica ed edilizia residenziale; trasporti, viabilità, comunicazioni, navigazione;
17 di ambiente;
8 di cultura; istruzione, università e sport.

Le Regioni che hanno depositato il maggior numero di proposte di legge sono state il Lazio con 30, la Lombardia con 33, la Puglia con 25. Appena fuori dal podio la Basilicata con 20 e le Marche con 18. I Consiglieri più prolifici sono stati Davide Barillari (Lazio, con 21), Gianni Leggieri (Basilicata, con 15), Paola Macchi (Lombardia, con 11), Piergiorgio Fabbri (Marche, con 12).

Per quanto riguarda le PDL ricorrenti, suddivise per sotto-commissioni, segnaliamo le seguenti:

Sanità: recupero dei farmaci invenduti, nomine dei manager delle Aziende, tutela degli animali da affezione, diffusione dei defibrillatori semiautomatici, sostegno alle persone con disabilità o handicap;
Affari istituzionali e statuari: introdurre elementi di democrazia diretta nello Statuto, aprire le sedute delle Commissioni consiliari al pubblico, modifica della legge elettorale;
industria, commercio, artigianato, turismo, energia: disciplina dell’Home restaurant, incentivazione alla diffusione di rivenditori di prodotti sfusi, contrasto alla delocalizzazione delle imprese
Agricoltura: agricoltura sperimentale della canapa a fini energetici, tessili ed ambientali, nonché terapeutici; la “banca della Terra”;
Ambiente: riduzione della produzione di rifiuti;
Trasporti : interventi sulla mobilità condivisa.
Lavoro e formazione professionale: reddito di cittadinanza regionale;
Pianificazione territoriale: stop al consumo di suolo agricolo;
Bilancio: riduzione dei costi della politica; tagli vitalizi.

Anche Lex Regioni si è rivelato dunque uno strumento di fondamentale importanza per consolidare quel rapporto tra cittadini e loro rappresentanti eletti nelle istituzioni Regionali e costruire un tassello di quella cittadinanza digitale che intendiamo sempre più sviluppare per permettere al cittadino di vedere la fruizione dei propri diritti non solo più come una gentile concessione del Governo di turno, bensì come un qualcosa di direttamente, immediatamente ed automaticamente esigibile tramite la Rete.

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Fonte Il Blog delle stelle

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