“L’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque” M.L. King

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Di seguito un estratto della Lettera dal carcere di Birmingham di Martin Luther King, arrestato nel 1963 in seguito ad una manifestazione nonviolenta in Alabama. La lettera, che trovate per interno a questo link, è un profondo appello ai nostri doveri di cittadini ma soprattutto alla nostra coscienza come esseri umani.

Era il 13 Aprile del 1963. 

“…Abbiamo aspettato per oltre 340 anni per i nostri diritti costituzionali e dati da Dio. Le nazioni africane ed asiatiche si stanno muovendo con velocità supersonica verso l’acquisizione dell’indipendenza politica. Ma noi avanziamo ancora pian pianino col passo “del cavallo e del coniglio” verso il guadagno di una tazza di caffè allo sportello del self-service. Forse è facile per quelli che non hanno mai provato la puntura della freccetta della segregazione dire “aspetta”. Ma quando avete visto la calca cattiva linciare le vostre madri ed i vostri padri per volontà e affogare le vostre sorelle e i vostri fratelli per capriccio; quando avete visto poliziotti pieni d’odio maledire, dare calci e spesso uccidere i vostri fratelli e le vostre sorelle neri; quando vedete la vasta maggioranza dei venti milioni di vostri fratelli Negri soffocare nella gabbia ermetica della povertà in mezzo ad una ricca società; quando improvvisamente trovate la vostra lingua attorcigliata ed il vostro discorso balbettare mentre cercate di spiegare a vostra figlia di sei anni che lei non può andare al parco pubblico dei divertimenti che è stato appena pubblicizzato in televisione, e vedete le lacrime sgorgare dai suoi occhi quando dice che il parco dei divertimenti è chiuso ai bambini di colore, e vedete nuvole minacciose di inferiorità cominciare a formarsi nel suo piccolo cielo mentale, e vedete come cominci a distorcere la sua personalità sviluppando un’inconscia amarezza verso la gente bianca; quando dovete inventarvi una risposta per un figlio di cinque anni che chiede:”Papà, perché gli uomini bianchi trattano la gente di colore in modo così cattivo?”; quando prendete un noleggiatore e lo trovate necessario per dormire notte dopo notte negli angoli scomodi della vostra automobile perché nessun motel vi accetterà; quando siete umiliati giorno per giorno da continue osservazioni leggendo “bianchi” e “neri”; quando il tuo primo nome diventa “negro”, il tuo secondo nome diventa “ragazzo” (qualunque sia la tua età) ed il tuo ultimo nome diventa “John”, e le vostre mogli e madri non ricevono mai il titolo di “signora”; quando siete assillati di giorno e cacciati di notte per il fatto che siete un Negro e vivete costantemente in punta di piedi, senza sapere mai cosa aspettarsi dopo, e siete tormentati con paure interiori e risentimenti esterni; quando dovete combattere sempre un degenere senso di “essere nessuno” allora capirete perché troviamo difficile aspettare. Viene il momento in cui la coppa della pazienza si esaurisce e gli uomini non sono più disposti ad essere spinti nell’abisso della disperazione. Spero signori, che voi capiate la nostra legittima ed inevitabile impazienza.

Estratto dalla “Lettera dal carcere di Birmingham” di Martin Luther King, 16 aprile 1963

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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