L’Italia è l’unico Paese europeo in cui, tra il 1990 e il 2020, il salario medio dei lavoratori è diminuito anziché aumentare. E…

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L’Italia è l’unico Paese europeo in cui, tra il 1990 e il 2020, il salario medio dei lavoratori è diminuito anziché aumentare. Ed è, al tempo stesso, anche uno dei pochi Stati membri dell’Unione europea a non aver ancora introdotto il #SalarioMinimo.

Per questo oggi ci sono persone che guadagno 3, 4 o 5 euro all’ora e 360mila lavoratori, con uno stipendio che non gli permette di vivere dignitosamente, che prendono il Reddito di cittadinanza.

È dal 2013 che il MoVimento 5 Stelle propone di istituire il salario minimo e all’inizio di questa legislatura abbiamo presentato un nuovo disegno di legge a firma di Nunzia Catalfo, attualmente in discussione in commissione Lavoro al Senato.

In questi anni ci siamo sentiti dire di tutto: che il salario minimo “scatenerebbe una fuga dai contratti collettivi”, “comprimerebbe verso il basso retribuzioni e diritti”, addirittura “aumenterebbe la disoccupazione e il lavoro nero”. Accuse prive di fondamento, come dimostra la recente assegnazione del premio Nobel per l’Economia a David Card che, al contrario, ha dimostrato l’impatto positivo di questa misura.

Basta aspettare ancora. Serve il salario minimo e serve subito!

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Fonte MoVimento 5 Stelle Europa on Facebook

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