Lo Spazioporto del futuro

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Senza la pandemia, il 2020 avrebbe dovuto dare il via al turismo spaziale, e più specificamente al turismo suborbitale, con i primi voli commerciali di Blue Origin e Virgin Galactic. Non appena questi nuovi mercati si apriranno, il turismo spaziale e suborbitale dovrebbe gradualmente diventare la nuova frontiera nel settore dei trasporti.

Nel frattempo sono molti gli sforzi che si stanno mettendo in campo in questo nuovo settore. Un team di architetti giapponesi, sotto la guida della “Space Port Japan Association” (SPJ), ha progettato un modello futuristico di uno spazioporto di quattro piani, galleggiante, davanti la baia di Tokyo.

Il progetto, chiamato “Spaceport Japan”, “lancerà” i turisti in gite di un giorno nello spazio, ma non nasce solto con questo intento, l’idea è quella di aiutare il pubblico a familiarizzare con lo spazio secondo Urszula Kuczma, project manager di Noiz Architects, che ha ideato il progetto.

Secondo i progettisti, la città dello spazioporto servirebbe da base di ricerca e ospiterebbe una scuola oltre che un quartiere degli affari, ovviamente legati al tema dello spazio. Il sito ospiterà eventi come sfilate di moda spaziali e conferenze internazionali. Includerebbe anche hotel, ristoranti, sale ricreative, una piscina, un museo d’arte, una palestra e persino un acquario.

Ospiterebbe persino una fattoria in cui produrre e vendere cibo per gli astronauti, inclusi insetti, alghe e alimenti vegetali. Soprattutto, fornirebbe tutte le infrastrutture necessarie per il funzionamento dei veicoli spaziali (siano essi aerei, suborbitali o palloni), vale a dire la  manutenzione, il controllo del traffico aereo e spaziale e i terminali di imbarco.

Il design è stato pensato con una rete di ponti che trasportano auto elettriche e treni autonomi, integrando perfettamente l’isola galleggiante con la città.

A differenza dei tradizionali lanciarazzi verticali che la maggior parte di noi associa ai viaggi spaziali, Spaceport City è progettato per astronavi suborbitali che sembrano più aerei e decollano orizzontalmente.

I voli spaziali suborbitali commerciali non sono ancora disponibili, ma compagnie come Blue Origin e Virgin Galactic stanno testando veicoli spaziali suborbitali per il turismo spaziale. Virgin Galactic è all’avanguardia nello sviluppo di veicoli spaziali a lancio orizzontale, il tipo per cui è stato progettato Spaceport City. La compagnia ha effettuato voli di prova con equipaggio e ha già registrato oltre 600 passeggeri per il volo spaziale non programmato da 250.000 dollari per posto, 90 minuti, che spera di lanciare già nel 2021.

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Fonte Il Blog di Beppe Grillo

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