Martedì 6 Novembre 2018 – 54ª Seduta pubblica : Comunicato di seduta

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Seduta
Ora inizio: 09:34

L’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 840, di conversione in legge del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, noto come decreto sicurezza pubblica.

Nella seduta di ieri il relatore, sen. Borghesi (L-SP), ha illustrato il provvedimento che è composto di 40 articoli, suddivisi in quattro Titoli (v. comunicato n. 53). Il Titolo I reca disposizioni in materia di rilascio di speciali permessi di soggiorno temporanei. In particolare, l’articolo 1 abroga l’istituto del permesso di soggiorno per motivi umanitari, anche se mantiene e in parte ridefinisce alcuni permessi di soggiorno speciali (per vittime di violenza o di grave sfruttamento, condizioni di salute di eccezionale gravità, situazioni contingenti di calamità naturale nel Paese di origine). Introduce, inoltre, un nuovo permesso di soggiorno per atti di particolare valore civile. Il Titolo II introduce norme finalizzate a rafforzare i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla minaccia del terrorismo e al contrasto delle infiltrazioni criminali negli appalti pubblici, nonché al miglioramento del circuito informativo tra le Forze di polizia e l’autorità giudiziaria e alla prevenzione e al contrasto delle infiltrazioni criminali negli enti locali. Il Titolo III introduce disposizioni per la funzionalità del Ministero dell’interno e interventi per rafforzare l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati. Il Titolo IV contiene le disposizioni finali concernenti la copertura finanziaria.

In replica, il Sottosegretario di Stato per l’interno Molteni ha sottolineato che la politica non si può dividere in tema di contrasto alla criminalità e alla mafia; ha richiamato in particolare le norme per velocizzare le procedure di sequestro e confisca dei beni mafiosi e un emendamento della minoranza, accolto, che destina agli enti locali i ricavi della vendita. Ha quindi posto l’accento sulle disposizioni che potenziano le polizie locali per garantire un migliore controllo del territorio (accesso alle banche dati e sblocco delle assunzioni) e ha annunciato un piano straordinario di 8000 assunzioni nelle Forze dell’ordine. Il Sottosegretario ha argomentato che le norme sull’immigrazione non sono un manifesto propagandistico, bensì una riforma organica e strutturale della gestione dei flussi migratori. Dal 1° giungo ad oggi sono sbarcati sul territorio nazionale 8.737 migranti, l’anno scorso ne erano sbarcati 53.743: in cinque mesi di Governo gli sbarchi sono quindi diminuiti dell’83 per cento; i rapporti con l’autorità libica sono stati intensificati e il Ministro dell’interno sta lavorando per migliorare l’accordo bilaterale con la Tunisia, le domande d’asilo pendenti sono state ridotte da 140.000 a 110.000. L’Italia è il Paese europeo che tutela meglio i minori accompagnati e il diritto d’asilo: la soglia di protezione internazionale dei migranti resta alta, ma il Governo intende lavorare sull’integrazione, aumentando i controlli e accelerando l’esame delle richieste di asilo e le procedure di espulsione e rimpatrio degli irregolari. Il decreto, infatti, potenzia le commissioni territoriali e i CPR, allunga il periodo di trattenimento in linea con le direttive europee, stanzia fondi per i rimpatri di polizia e per i rimpatri volontari assistiti, introduce la lista dei Paesi sicuri e l’istituto della manifesta infondatezza della domanda d’asilo, già previsti negli altri ordinamenti europei; pone un obbligo di rendicontazione in capo alle cooperative sociali che gestiscono fondi pubblici, contrasta lo sfruttamento criminale dei migranti, che è diventato per le mafie un introito più redditizio della droga.

Respinta la proposta di non passare all’esame degli articoli, l’Assemblea ha approvato la richiesta del Governo di sospendere la seduta fino alle ore 13. Le opposizioni hanno votato contro, accusando il Governo di bloccare il lavoro parlamentare in attesa di risolvere contrasti interni alla maggioranza.

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Fonte senato.it – Comunicati di seduta

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