Meno disoccupati, Italia in vetta all’Ue

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da Il Tempo di oggi sabato 4 maggio – articolo a firma di Valerio Maccari

Sorpresa: in Italia la disoccupazione torna a calare. E più velocemente che nel resto d’Europa. Secondo i dati diffusi da Eurostat, tra febbraio e marzo il numero di disoccupati in Italia è diminuito di circa 96mila unità. Si tratta della riduzione più marcata registrata tra i paesi dell’Unione: più del triplo del calo messo a segno dalla Spagna (poco più di 30mila) e dieci volte il risultato della Francia (poco più di 9mila disoccupati in meno). Un podio cui l’Italia non saliva da anni – ed è responsabile di oltre la metà del calo di 174mila disoccupati registrato dall’intera Area Euro. Non si è registrata, dunque, quella catastrofe occupazionale prevista dalle imprese all’indomani del varo del DL Dignità.

L’Inps di Boeri prevedeva almeno 8mila posti di lavoro persi, Confindustria avvisava in audizione che, «pur perseguendo obiettivi condivisibili», il testo avrebbe reso «più incerto e imprevedibile il quadro delle regole» per le imprese disincentivando gli investimenti e limitando la crescita. Accuse smentite dai fatti. Entrato in vigore a novembre, il decreto dignità non ha portato alcun boom di disoccupati. Anzi: l’intervento legislativo – ispirato da Pasquale Tridico – sembrerebbe aver avuto l’effetto desiderato, dando una spinta al lavoro a tempo indeterminato a discapito del precariato. Una lettura che i dati Istat di marzo sembrano confermare. Durante il mese, spiega l’istituto di statistica, è ripresa la crescita degli occupati, ormai «vicino ai livelli massimi registrati a metà del 2018» con «una significativa espansione delle classi di età più giovani».

Ancora più indicativo il fatto che negli ultimi tre mesi – periodo che coincide più o meno con l’arrivo del decreto dignità, uscito a novembre scorso dalla fase «sperimentale» – «Si rileva un aumento dei dipendenti permanenti e un calo di quelli a termine»: per la precisione, 64mila lavoratori con il «posto fisso» in più, e 31mila dipendenti a tempo in meno. E pure la coda del 2018, l’anno della «recessione tecnica», non ha registrato crolli. L’anno si è chiuso con 192 mila occupati in più (+0,8%) e con il tasso di occupazione salito al 58,5% (+0,6 punti), rimanendo di appena 0,1 punti al di sotto del picco positivo del 2008. La crescita continua: a marzo di quest’anno, rispetto al 2018, l’occupazione cresce dello 0,5%, pari a +114 mila unità. L’espansione interessa uomini e donne, i giovani (15-24enni, di cui se ne contano 63 mila in più) come gli ultracinquantenni (+210 mila) con, spiega Istat, una «variazione positiva per tutte le classi d’età». E pure il lavoro autonomo torna ad aumentare.

Dopo anni di difficoltà, la popolazione degli imprenditori torna ad aumentare: a marzo sono 14mila in più di febbraio, e circa 51mila in più rispetto al marzo precedente. In un mese i lavoratori autonomi sono saliti a 5 milioni e 341mila, tornando sui massimi dal giugno del 2018. Anche in questo caso, la spinta potrebbe essere arrivata proprio dall’entrata in vigore del nuovo regime forfettario, la cosiddetta fiat tax per le imprese. Nuovi imprenditori favoriti dal regime forfettario, anche se la tassa piatta potrebbe aver svuotato qualche tempo indeterminato: l’aliquota al 15% potrebbe essere un forte incentivo per lavoratore e impresa a modificare il rapporto di lavoro, e i dati potrebbero indicare una tendenza anche in questa direzione.

Quello che è certo, è che il trend del lavoro è più positivo di quanto atteso dallo stesso governo, che nel DEF aveva fissato il tasso di disoccupazione per quest’anno all’11%, lo 0,8% in più in di quanto effettivamente registrato a febbraio. Una crescita inattesa, ma in linea con i risultati dell’economia. Le stime preliminari di Istat ci dicono che il Pil è aumentato più del previsto nel 1° trimestre, di +0,2% , con una trend in risalita dopo 4 trimestri consecutivi di marcato rallentamento. Una ripresa di inizio anno dovuta soprattutto all’industria, e che sembra indicare che il peggio, ormai, è alle spalle.

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Fonte Il Blog delle Stelle

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