Mercoledì 12 Dicembre 2018 – 71ª Seduta pubblica : Comunicato di seduta

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Seduta
Ora inizio: 09:33

L’Assemblea ha avviato l’esame del ddl n. 955, noto come anticorruzione, recante “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”, già approvato dalla Camera dei deputati.

La relatrice, sen. Riccardi (M5S), ha riferito sul contenuto del Capo I (articoli da 1 a 8), che inasprisce l’ambito delle pene accessorie, introduce nuove ipotesi di procedibilità d’ufficio, interviene sulla prescrizione, adegua gli strumenti di contrasto a quelli previsti da convenzioni internazionali. La relatrice sen. Piarulli (M5S) ha riferito sul contenuto del Capo II (articoli da 9 a 15), che prevede l’obbligo di pubblicare sul sito internet dei partiti informazioni sui candidati e sui contributi ricevuti dai partiti. La Commissione giustizia ha soppresso la lettera r) dell’articolo 1, relativa al peculato, che è stata introdotta alla Camera con un emendamento votato a scrutinio segreto.

I relatori di minoranza, sen. Cucca (PD) e Caliendo (FI), hanno lamentato la mancanza di confronto in Commissione e hanno eccepito la costituzionalità delle norme sulla durata sine die delle pene accessorie. Secondo il sen. Cucca, norme efficaci di contrasto alla corruzione sono state approvate nella scorsa legislatura; il ddl in esame è un spot, reca norme inutili o contrarie ai principi costituzionali. Secondo il sen. Caliendo il ddl, equiparando i reati contro la pubblica amministrazione ai reati mafiosi, non tiene contro della realtà giudiziaria, dove l’accertamento dei fenomeni corruttivi è soddisfacente e l’incidenza della prescrizione è irrilevante.

Le sen. Modena (FI) e Rossomando (PD), nel proporre una questione pregiudiziale, hanno richiamato i principi di eguaglianza, del giusto processo e della finalità rieducativa della pena, violati dal blocco della prescrizione dopo sentenza di primo grado anche se di assoluzione; hanno criticato inoltre la norma sull’agente sotto copertura che è in realtà un agente provocatore. Pur condividendo le perplessità di ordine costituzionale, il sen. Balboni (FdI) ha auspicato un confronto di merito del provvedimento e ha annunciato l’astensione sulla pregiudiziale. Hanno invece annunciato voto favorevole le sen. Cirinnà (PD) e Bernini (FI).

La Presidente di turno Taverna non ha ammesso il voto segreto sulle questioni pregiudiziali, richiesto dalle opposizioni. Il sen. Malan (FI) ha contestato la decisione del Presidenza e ha chiesto la convocazione della Giunta del Regolamento.

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Fonte senato.it – Comunicati di seduta

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