NO A SCORIE NUCLEARI IN BASILICATA E PUGLIA, I TERRITORI HANNO PAGATO UN PREZZO GIÀ ALTO

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Le scorie nucleari dell’Italia potrebbero venire depositate tra la Basilicata e la Puglia. È quanto prevede la Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Parliamo di territori come la provincia di Taranto o le aree interne lucane che già pagano un prezzo altissimo in termini di salute e ambiente, tra siderurgia e Tempa Rossa.
 
Da europarlamentare del Sud urlo il mio dissenso, che è poi quello dei cittadini di questi territori che hanno già manifestato in passato il loro ‘NO’ alle discariche di rifiuti radioattivi. A chi governa dico che sareste complici di un altro ‘delitto perfetto’ dopo i casi #Tap e #Ilva.
 
Invito la cittadinanza, le ong, Regioni e Comuni ad alzare le barricate per difendere territori la cui vocazione è agricola e turistica. Per quanto mi compete, presenterò osservazioni alla consultazione pubblica e porterò il caso alla Commissione europea in modo da verificare se i criteri di scelta rispettano la direttiva Euratom. Ricordo che tale direttiva prevede anche la possibilità di creare un deposito profondo comune in Europa.

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Fonte

Rosa D’Amato – Portavoce M5s nel Parlamento EU

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