Ora quasi tutti M5S, ma prima dove eravamo?

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E’ inequivocabile la grande vittoria del Movimento 5 Stelle.

Gran parte degli Italiani si è finalmente resa conto che è necessario cambiare tutto e che il M5S è l’unica garanzia affinché tutto il marciume dell’Italia può essere ripulito grazie alla grande rivoluzione culturale che è stata messa in atto dal Movimento.

Per chi, come me, sostiene questa idea sin dal 2009 è una grande rivincita e soddisfazione.

Ora però sui Social non vedo altro che post di “grillini”, tutti pronti a dettare la ricetta per una giusta conduzione della politica italiana o della linea del Movimento.

Perdonate il mio disagio, ma ho conosciuto l’Italia fervente democristiana, l’Italia fervente berlingueriana, l’Italia fervente craxiana, l’Italia decisamente manipulitista, poi berlusconiana, leghista, poi renziana, per non avere qualche diffidenza o dubbio.

Quindi la domanda mi sorge spontanea: dove eravamo alle politiche del 2013? Alle europee del 2014? Alle nostre Regionali? Alle nostre amministrative? E soprattutto in queste ultime due, Regionali ed amministrative?

Perché le proposte del M5S non è che siano cambiate di molto nel corso di questi anni. Siamo entrati in Parlamento chiedendo il reddito di cittadinanza e (speriamo) stiamo andando a governare chiedendo la stessa cosa. Cosa non era ben chiaro prima?

Non è una polemica, per carità, è una mia necessità di comprendere cosa ha difettato nella comunicazione del programma proclamato sin dall’inizio, cosa che sembra essersi ripetuta anche a questo giro al Nord, e le vostre risposte potrebbero aiutarci a migliorare.

Io so solo una cosa: se i numeri sono quelli che sono, indipendentemente dal fatto se andremo al Governo o meno a questo giro, la prossima tornata di elezioni comunali dovrebbe garantirci almeno l’80% di gestione di realtà locali.

Ed in questo momento ritengo molto più importante e significativo riuscire a gestire le realtà territoriali, quelle più vicine alla “gente”.

Ma la strabordante vittoria del M5S, dovuta, necessaria, mi suscita molti timori, tanto da auspicare una revisione del regolamento interno vista la predisposizione italiana di saltare sul carro dei vincitori……

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