Pdl acqua, Daga: Nostra legge introduce gestione pubblica a costi ridotti e con grandi benefici (11-01-2019)

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“La riforma del sistema che sovrintende alla gestione delle risorse idriche in Italia non è più rinviabile. Ce lo chiedono i cittadini che hanno votato per l’acqua pubblica al referendum del 2011 e ce lo impongono le criticità dell’attuale modello emerse dalla lunga fase di audizioni in commissione Ambiente della Camera sulla nostra proposta di legge”. Lo afferma Federica Daga, deputata del MoVimento 5 Stelle e prima firmataria della proposta di legge per la gestione pubblica e partecipata del ciclo integrale delle acque, in discussione alla Camera.

“Dopo le audizioni, stiamo analizzando tutta la documentazione ricevuta per mettere a punto il testo migliore e più utile a riportare il Paese tra le realtà virtuose che in Europa e nel mondo stanno puntando sulla gestione pubblica dopo i tanti problemi prodotti dalle privatizzazioni. Per questo lascia perplessi la presa di posizione la Conferenza delle Regioni, che non ha ammesso in audizione gli evidenti problemi del servizio idrico integrato e le carenze nelle infrastrutture evidenziate invece da più parti” prosegue Daga.
“Spiace soprattutto per le Regioni del Sud – riprende la deputata -, dove si registrano continue interruzioni dell’erogazione del servizio, il mancato affidamento degli ambiti, la mancanza di depurazione e fognature e grandi infrastrutture abbandonate a se stesse. Servono interventi normativi chiari che portino anche maggiore certezza sugli investimenti. È proprio questo il grande risultato che vogliamo ottenere mettendo a punto una riforma organica e radicale del settore”.

“L’intervento in audizione di Mauro Meggiolaro, partner di Merian Research, ha anche evidenziato come le voci sui costi esorbitanti della ripubblicizzazione siano assolutamente infondate. Con la giusta gradualità questa riforma si può realizzare a costi contenuti e con grandi benefici in termini di efficienza e trasparenza, senza chiudere multiutility né dover ricomprare le azioni: queste aziende hanno altri business sui cui poter concentrare i propri investimenti. Noi ci stiamo occupando di acqua!” conclude la portavoce del Movimento 5 Stelle.

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Fonte Parlamento

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