Pedofilia – L’emerito Ratzinger dà la colpa al ’68: “il collasso morale cominciò allora” …Crediamo sia il caso di ricordare all’Emerito lo scandalo del Coro Ratisbona diretto fratello Georg Ratzinger: centinaia di bambini molestati ben prima del ’68…!

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Pedofilia – L’emerito Ratzinger dà la colpa al ’68: “il collasso morale cominciò allora” …Crediamo sia il caso di ricordare all’Emerito lo scandalo del Coro Ratisbona diretto fratello Georg Ratzinger: centinaia di bambini molestati ben prima del ’68…!

La denuncia in un testo del Papa emerito: «Fu teorizzata l’idea che fosse giusta». Sono 18 pagine di «appunti», pubblicati sul mensile tedesco Klerusblatt dopo averne parlato con Papa Francesco. Sferzano i ritardi della Chiesa: «Per molto tempo troppo garantismo a favore dei preti accusati», ma soprattutto trova il capo espiatorio di tutti i mali nella rivoluzione culturale del ’68.

Benedetto XVI denuncia un vero e proprio “collasso morale”, avvenuto a partire dal 1968, e dal quale dipende “anche il fatto che la pedofilia sia stata diagnosticata come permessa e conveniente”. “Mi sono sempre chiesto – scrive Ratzinger – come in questa situazione i giovani potessero andare verso il sacerdozio e accettarlo con tutte le sue conseguenze. Il diffuso collasso delle vocazioni sacerdotali in quegli anni e l’enorme numero di dimissioni dallo stato ecclesiastico furono una conseguenza di tutti questi processi”. Nello stesso periodo iniziò anche “un collasso della teologia morale cattolica che ha reso inerme la Chiesa di fronte a questi processi della società”.

Vorremmo però ricordare all’Emerito un caso che ha origini ben prima del famigerato ’68.: il caso del Coro Ratisbona. Centinaia di bambini molestati e Georg Ratzinger che sapeva tutto.

Leggiamo da La repubblica di due anni fa:

Coro Ratisbona: 547 bambini vittime di violenza. Legale, Georg Ratzinger sapeva

Secondo il rapporto fatto dall’avvocato Ulrich Weber su incarico della Chiesa, 67 subirono anche abusi sessuali. Il fratello del papa emerito Benedetto XVI, è stato direttore del coro per trenta anni, tra il 1964 e il 1994.

Sono almeno 547 i bambini che, tra il 1945 e l’inizio degli anni ’90, hanno subito violenze nel coro del Duomo di Ratisbona, Il più antico coro di voci bianche del mondo e che fu anche diretto per trent’anni dal fratello del papa emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger.

A fornire questi numeri è stato l’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Chiesa di far luce sullo scandalo, nel documento finale in cui indica che, in quel lungo periodo, bambini e ragazzi subirono violenze corporali e 67 violenze sessuali, in alcuni casi entrambe. L’indagine ha permesso di identificare 49 responsabili, anche se difficilmente ci saranno processi perché i reati sono prescritti. Nel precedente rapporto del gennaio 2016 Weber aveva riferito solo di 231 casi di abusi e maltrattamenti, con stupri, percosse e privazione del cibo.

Il rapporto del legale Ulrich attribuisce a Georg Ratzinger, delle “corresponsabilità”. Nella conferenza stampa di oggi a Ratisbona, in cui è stato presentato il rapporto, il legale, secondo la Dpa, ha affermato che all’ex direttore del coro va “rinfacciato di aver fatto finta di non vedere, e di non essere intervenuto nonostante sapesse”.

Per decenni secondo il rapporto si sarebbe creato un “sistema della paura”. L’avvocato Weber parla di una “atmosfera infernale” che si respirava nella istituzione del coro tedesco e chiama in causa il vescovo di ratisbona Ratisbona, Gerhard Ludwig Müller, vescovo di Ratisbona nel 2010, per il modo in cui ha gestito la vicenda subito dopo le prime denunce, criticando in particolare il fatto di non aver cercato il dialogo con le vittime e di non aver chiarito cosa stesse accadendo nella scuola del coro. Peter Schmitt, rappresentante del gruppo di presunte vittime, ha elogiato il lavoro di Weber per avere contribuito a portare alla luce i casi di violenze e maltrattamenti ma ha anche avvertito che resta una “area scura” di vittime anonime che non hanno avuto il coraggio di descrivere le esperienze subite.

“Le vittime – si legge nel nuovo rapporto sulla vicenda – hanno descritto i loro anni di scuola come una prigione, come l’inferno e come un campo di concentramento. Molti si ricordano di quegli anni come il periodo peggiore della loro vita, caratterizzato da paura e violenza”. Dopo le denunce degli anni scorsi, la diocesi ha iniziato a cooperare con l’inchiesta sugli abusi lo scorso anno e dovrà pagare un indennizzo di 20mila euro a ciascuna vittima, in maggioranza, alunni della terza e quarta elementare.

Il fratello del papa emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger, è stato direttore del coro per trenta anni, tra il 1964 e il 1994. “Se fossi stato a conoscenza dell’eccesso di violenza utilizzato, avrei fatto qualcosa (…) Mi scuso con le vittime”, disse in un’intervista del 2010 alla stampa tedesca, ammettendo comunque di aver anche lui dato qualche schiaffo durante i primi anni da direttore. Fra le esibizioni più famose dei Regensburger Domspatzen (i “passeri” del Duomo di Ratisbona fondati mille anni fa), quello per la presa di possesso del titolo di arcivescovo di Monaco del fratello, quello per la visita di Elisabetta II nel 1978 e per quella di Giovanni Paolo II nel 1980.

Per gli abusi due religiosi erano già finiti davanti alla giustizia tedesca: si tratta di un ex insegnante di religione e vicedirettore dell’omonimo ginnasio-liceo, cacciato nel 1958, e di un ex direttore del convitto condannato nel 1971. Entrambi sono morti nel 1984.

(Qui l’articolo di La Repubblica)

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Fonte Il Fastidioso

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