CONDIVIDE I METODI? È COMPLICE?
TROPPO DIFFICILE RINUNCIARE A QUESTE POLTRONE E VOTI ANNESSI?
Valcepina è il terzo nome più votato di Fratelli d’Italia a Milano.
La candidata protagonista dell’inchiesta di Fanpage sull’associazionismo neofascista e i presunti fondi neri al partito di Giorgia Meloni, entra in Consiglio comunale grazie a 903 preferenze.
Meglio di lei solo Vittorio Feltri (2.268 voti) e Riccardo Truppo, con Francesco Rocca – anche lui ripreso durante le cene “nostalgiche” organizzate dal Barone Nero Roberto Jonghi Lavarini quinto e dunque eletto.
Al di là della notorietà mediatica, però, la Valcepina può stare tranquilla: al momento Meloni non ha nessuna intenzione di cacciarla.
Versione confermata dal senatore Ignazio La Russa, uno degli organizzatori della campagna elettorale milanese:
“Tutti i comportamenti verranno valutati quanto vedremo i filmati completi”.
Secondo l’ex ministro “sia la Valcepina che Rocca avevano fatto una campagna elettorale molto ben costruita e con un’ottima comunicazione”.
Serena è di certo la Valcepina, che “da domani sarò al lavoro per Milano”.
E pazienza se arriverà in Consiglio senza aver mai chiarito davvero il contenuto dell’inchiesta in cui l’eurodeputato Fidanza, suo grande sostenitore, sembra trattare con un giornalista infiltrato i termini di un finanziamento in nero alla campagna elettorale.
Il tutto con la regia del Barone nero.
Qualunque sviluppo abbia l’inchiesta, la Valcepina la seguirà da dentro il Consiglio comunale.
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Tutto questo è inaccettabile per un partito politico.
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Fonte Dario Violi on Facebook