Report attività parlamentare – Febbraio 2019

Tempo di lettura: 7 minuti

COMMISSIONE LIBE

Anche in questo mese in commissione Libe si sono svolte le consuete attività
che mi hanno visto impegnata sia come membro sia come coordinatrice del gruppo
parlamentare a cui appartiene il M5S. Sono continuati i lavori sulla proposta
di regolamento riguardante la prevenzione della diffusione di contenuti
terroristici online. La capacità di raggiungere un vasto pubblico a costi
minimi attira i criminali intenzionati a usare Internet a fini illeciti, anche
per adescare e reclutare sostenitori, preparare e agevolare attività
terroristiche, istigare altri a seguire l’esempio. Tali contenuti, diffusi
attraverso prestatori di servizi di hosting, si sono rivelati determinanti
nella radicalizzazione dei cosiddetti “lupi solitari” che hanno
compiuto diversi attentati terroristici di recente in Europa. Con il
regolamento si vorrebbe agevolare la cooperazione tra Stati membri e i
prestatori di servizi di hosting al fine di  adottare iniziative
volontarie dirette a ridurre l’accessibilità dei contenuti terroristici online.

E’ stato esaminato il progetto di accordo sulla
cooperazione tra Eurojust e la Georgia, che segue il modello di accordi simili
conclusi da Eurojust in passato (ad esempio Eurojust-ex Repubblica jugoslava di
Macedonia, Eurojust-Stati Uniti, Eurojust-Norvegia, Eurojust-Svizzera e più
recentemente Eurojust-Albania). Tali accordi mirano a promuovere la
cooperazione per quanto riguarda la lotta contro le forme gravi di criminalità,
specialmente la criminalità organizzata e il terrorismo. Sono previsti, tra
l’altro, il distacco di ufficiali di collegamento, dei punti di contatto e lo
scambio di informazioni.

Si è votato su diversi files, come il progetto di
relazione che istituisce il Fondo di sicurezza interna, il Fondo per l’asilo e
la migrazione, lo strumento di sostegno finanziario per la gestione delle
frontiere, il progetto di proposta di risoluzione sulla situazione dello Stato
di diritto e della lotta alla corruzione nell’UE (in particolare riguardante
Malta e la Slovacchia), codice comunitario sui visti (codice dei visti),
interoperabilità tra i sistemi di informazione dell’UE (con il fine di
migliorare la sicurezza interna dello spazio Schengen agevolando lo scambio di
informazioni fra gli Stati membri sui cittadini di paesi terzi titolari di
visti per soggiorni di lunga durata e permessi di soggiorno), il progetto di
relazione legislativa sulla guardia costiera e di frontiera europea, il
progetto di relazione che istituisce un programma di azione in materia di
scambi, assistenza e formazione per la protezione dell’euro contro la
contraffazione monetaria per il periodo 2021-2027 (programma “Pericle
IV”). Con quest’ ultimo programma si mira a contrastare la contraffazione
dell’euro. Le minacce sotto questo profilo sono ancora considerevoli, come
dimostrato dalla crescente disponibilità su internet/darknet di euro e di
caratteristiche di sicurezza contraffatti di alta qualità e l’esistenza di
hotspot di contraffazione, ad esempio in Colombia, Perù e Cina. La
falsificazione danneggia i cittadini e le imprese, che non sono rimborsati per
le monete falsificate anche se ricevute in buona fede. Più in generale, essa
incide sullo status di corso legale e sulla fiducia di cittadini e imprese in
banconote e monete in euro autentiche.

L’Istituzione del programma Giustizia, i cui lavori
hanno riguardato anche la commissione Juri, contribuisce all’ulteriore sviluppo
di uno spazio europeo di giustizia basato sullo stato di diritto. Nello
specifico, con esso si sosterrà la cooperazione giudiziaria in materia civile e
penale e la formazione giudiziaria nell’ottica di sviluppare una comune cultura
giuridica e giudiziaria. Il programma agevolerà inoltre l’accesso effettivo
alla giustizia per tutti, oltre a sostenere i diritti delle vittime di reati e
i diritti processuali degli indiziati e degli imputati in procedimenti penali.

Per quanto riguarda la guardia di frontiera e costiera
europea, nella proposta arrivata dalla Commissione europea, come già spiegato
nei mesi scorsi, sono state individuate delle criticità che hanno reso
necessario presentare da parte della nostra delegazione 109 emendamenti. Con
uno di questi si propone di cambiare la sede dell’Agenzia da Varsavia a Reggio
Calabria, per ragioni logistiche e di vicinanza all’area delle operazioni
dell’Agenzia nel Mediterraneo, impegnata nel controllo delle frontiere esterne
e nell’attuazione delle operazioni di rimpatrio. Tra i principali obiettivi vi
è quello di eliminare i poteri di iniziativa autonoma da parte dell’Agenzia
quando si tratta di intervenire, senza esplicita richiesta, nel territorio
degli Stati membri. Inoltre si è cercato di limitare i maggiori poteri che le
consentono di monitorare e valutare la capacità che ha uno Stato membro di
gestire le proprie frontiere esterne eliminando sia la natura vincolante delle
raccomandazioni emanate dall’Agenzia nei confronti dello Stato membro, sia la
sanzione della reintroduzione dei controlli alle frontiere interne in caso di
mancata attuazione delle raccomandazioni.

Sono continuati i lavori sul progetto di relazione sul
protocollo che modifica la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione
delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere
personale (STE 108). L’ obiettivo del protocollo di modifica è l’ammodernamento
e l’armonizzazione della Convenzione 108, per affrontare meglio le sfide
emergenti in materia di tutela della vita privata, e per rafforzarne
l’applicazione. Il protocollo di modifica è stato preparato in parallelo con il
pacchetto europeo di riforma della protezione dei dati al fine di garantire la
coerenza tra gli strumenti. Di conseguenza, la Convenzione rispecchia il quadro
legislativo dell’Unione in materia di protezione dei dati, come ad esempio il
regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD) e la direttiva sulla
protezione dei dati.

Da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per i
diritti fondamentali è stato presentato uno studio sui lavoratori migranti
vittima di sfruttamento della manodopera che ha evidenziato sia la situazione
delle donne migranti sfruttate nel lavoro domestico, sia gli aspetti della tutela
dei lavoratori migranti dallo sfruttamento nell’UE attraverso la promozione
delle ispezioni sul lavoro.

E’ stato illustrato il progetto di relazione che
riguarda gli ordini europei di produzione e di conservazione di prove
elettroniche in materia penale. Un ordine può essere emesso per chiedere di
conservare o produrre dati che sono conservati da un prestatore di servizi
situato in un’altra giurisdizione e che sono necessari come prova in indagini o
procedimenti penali. Tali ordini possono essere emessi solo se una misura dello
stesso tipo è disponibile per lo stesso reato in una situazione nazionale
comparabile nello Stato di emissione. Entrambi gli ordini possono essere
notificati ai prestatori di servizi di comunicazione elettronica, alle reti sociali,
ai mercati online, ad altri prestatori di servizi di hosting e ai fornitori di
infrastrutture internet quali l’indirizzo IP e registri di nomi di dominio, o
ai loro rappresentanti legali, se esistenti. Le commissioni Libe e Cont hanno
sentito i tre candidati a Procuratore capo europeo. Il procuratore capo europeo
sarà il capo della Procura europea (EPPO), istituita in cooperazione rafforzata
dal regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio del 12 ottobre 2017, entrato in
vigore il 20 novembre 2017. La riduzione della rosa dei candidati a soli 3
nominativi (un tedesco, un francese e una rumena) ha suscitato le proteste
della nostra delegazione per la palese mancanza di trasparenza nel
procedimento.

COMMISSIONE JURI

La
riunione del 18 febbraio, svoltasi solo nel pomeriggio, è stata dedicata pressoché
interamente all’esame di alcuni casi di immunità parlamentare.

Il giorno successivo si è votato il progetto di parere destinato
alla commissione per i trasporti e il turismo sulla proposta di direttiva del
Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla soppressione dei cambi
stagionali dell’ora e che abroga la direttiva 2000/84/CE e due proposte di
rifusione di direttive europee. La rifusione dei testi legislativi implica
l’adozione, in occasione di nuove modifiche 
apportate ad un atto di base, di un atto giuridico nuovo che, integrando
queste modifiche,  abroga l’atto di base.
Contrariamente alla codificazione, la rifusione presuppone  modifiche di carattere sostanziale. Al tempo
stesso consente di avere una visione  di
insieme in ordine ad un determinato settore legislativo.

La commissione è stata inoltre portata a conoscenza degli sviluppi
dei negoziati interistituzionali relativamente alla proposta di regolamento sui
certificati complementari di protezione, alla proposta di direttiva del
Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva (UE)
2017/1132 per quanto concerne l’uso di strumenti e processi digitali nel
diritto societario, alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del
Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le
trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere, ed alla proposta di
direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante

la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto
dell’Unione (c.d. direttiva Whistleblowers) ed alla proposta.

Non essendovi altro da discutere, la commissione JURI si è
aggiornata al 26 febbraio per approvare gli accordi raggiunti in sede di
trilogo sulla proposta di direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico
digitale e sulla proposta di regolamento sui certificati complementari di
protezione.

Come si evince da questi ultimi report, l’attività della
commissione, cosí come in generale quella parlamentare, volge al termine in
vista della fine della legislatura e delle imminenti elezioni per il rinnovo
del Parlamento europeo.

Territorio

Il mese di Febbraio si è caratterizzato per numerosi incontri
pubblici con cittadini, attivisti,portavoce e simpatizzanti.Ad inizio mese ho partecipato a banchetti ed incontri organizzati
dagli attivisti di Cosenza,Rende e Rose.

Il 10 febbraio insieme ad altri portavoce calabresi abbiamo poi partecipato ad una manifestazione organizzata da tanti attivisti calabresi: iniziativa finalizzata a rappresentare le istanze e le criticità del territorio in vista della creazione del prossimo programma elettorale regionale.

Nel weekend successivo sono stata nell’alto ionio cosentino a parlare di reddito dicittadinanza e quota 100: nello specifico, insieme agli attivisti del territorio, abbiamo incontrato i cittadini di Oriolo, Amendolara, Albidona e Trebisacce per approfondire le principali caratteristiche di queste due nuove misure.

Successivamente mi sono recata a Diamante in un incontro pubblico volto a far conoscerele tante attività portate avanti dal MoVimento 5 stelle in Italia ed in Europa. A fine mese, infine, insieme ad altri attivisti e portavoce, abbiamo partecipato, presso il Consiglio Regionale della Calabria, alla trattazione della nostra proposta di legge diiniziativa popolare finalizzata al taglio dei privilegi dei Consiglieri regionali calabresi: un primo step verso una razionalizzazione dei costi della politica e verso un avvicinamentodella politica ai cittadini.

Anche in questo mese non sono mancate le attività parlamentari attraverso cui, ancorauna volta, abbiamo portato nelle istituzioni comunitarie le istanze dei cittadini e leproblematiche del territorio.In tal senso, da segnalare, alcune interrogazioni con cui abbiamo sollevato i nostri dubbi sulla corretta gestione dei fondi europei da parte della Regione Calabria e sui ritardi nei lavori di efficientamento del sistema depurativo calabrese. Anche in questo mese non sono mancati gli incontri con attivisti, associazioni e organismi locali al fine di raccogliere istanze e proposte, nonché criticità da segnalare. Continuate a contattarmi per le vostre segnalazioni e per essere sempre aggiornati sulle nostre attività.

Un abbraccio,

Laura

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Fonte Laura Ferrara

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