Ristrutturazione case: l’Europa segue il modello italiano del Superbonus

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L’Europa segue il modello italiano del Superbonus, un provvedimento che coniuga un migliore efficientamento energetico delle case degli italiani con un nuovo slancio alleconomia, soprattutto del settore edilizio. 

In Europa ci sono ben 35 milioni di edifici vetusti che necessitano di una profonda ristrutturazione. Un edificio male isolato e inefficiente dal punto di vista energetico comporta bollette salate per i cittadini e un maggiore inquinamento nelle nostre città, con le disastrose conseguenze per il nostro Pianeta che tutti conosciamo. Attualmente l’ammodernamento degli edifici europei avviene a un ritmo troppo lento: ogni anno appena l’1% viene ristrutturato. Bisogna accelerare, serve una scossa e questa può arrivare grazie alla strategia “Ondata di ristrutturazioni”, presentata mercoledì dalla Commissione europea, una strategia che si ispira molto a uno dei provvedimenti chiave del MoVimento 5 Stella al governo in Italia.

Decarbonizzazione degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, lotta alla povertà energetica e ristrutturazione degli edifici pubblici come per esempio scuole e ospedali: sono questi i tre principali obiettivi della Commissione che, se raggiunti, possono cambiare concretamente lEuropa. Inoltre, questa strategia rappresenta anche uno stimolo all’economia europea fiaccata dalla crisi del Coronavirus. La Commissione ha stimato che entro il 2030 verranno creati fino a 160.000 nuovi posti di lavoro verdi nel settore edile, un settore che deve fare la differenza nellabbattimento delle emissioni inquinanti e nell’innovazione.

Tutti i settori economici devono contribuire a ridurre le emissioni in modo da poter raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica fissato per il 2050. I tempi sono stretti: entro il 2021 verrà presentata la proposta per introdurre uno standard minimo obbligatorio di performance energetica per tutti gli edifici, arriveranno inoltre nuove norme per favorire la decarbonizzazione, per sostenere le comunità energetiche mettendo al centro del sistema i cosiddetti prosumers, i cittadini produttori-consumatori, la cui definizione legale è arrivata durante la scorsa legislatura proprio grazie al MoVimento 5 Stelle Europa. 

Inoltre verrà creata una piattaforma Bauhaus, un progetto interdisciplinare che coinvolgerà esperti tra cui scienziati, architetti, designer, artisti, pianificatori e società civile per migliorare la resilienza climatica dei nostri edifici e, perché no, anche la loro estetica. Il prossimo anno verrà, infine, lanciata una iniziativa di contrasto alla povertà energetica per rinnovare 100 distretti europei e noi naturalmente speriamo che molte città italiane parteciperanno. 

L’Italia ha saputo anticipare i tempi cogliendo per prima questa sfida epocale e varando il Superbonus 110% che già oggi sta ottenendo risultati eccellenti. Adesso siamo pronti al Parlamento europeo a dare il nostro contributo per cambiare anche tutta l’Europa. 

 

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