Salvati i risparmi dei cittadini ma nessuna pietà per i manager disonesti

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Il decreto sulla Banca Popolare di Bari che abbiamo approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri aiuta solamente i risparmiatori, anche se vi diranno il contrario.

La verità è che da quando il MoVimento 5 Stelle è al governo, le cose si fanno diversamente.

Nel dettaglio:

  • vengono salvati i risparmi dei cittadini onesti;
  • non ci sarà nessuna pietà per i manager e gli amici degli amici che hanno ridotto così la banca;
  • con questo decreto avviamo anche il processo che riguarda uno strumento già presente in tutta Europa: la banca pubblica degli investimenti.
    Perché se dobbiamo salvare i risparmi dei cittadini, e mettere i soldi in una banca, la banca deve diventare degli italiani;
  • al Consiglio dei Ministri è arrivata una relazione della Banca d’Italia su tutti i controlli fatti negli ultimi anni sulla Popolare di Bari. Relazione su cui dovremo discutere ampiamente per verificare i controlli fatti e se si poteva fare di più;
  • il Presidente del Consiglio solleciterà la Banca d’Italia e i commissari ad un’azione di responsabilità sui vecchi manager, quelli che hanno creato il buco di bilancio della Popolare di Bari, prestando soldi evidentemente ad amici degli amici, che poi non li hanno restituiti;
  • l’altra buona notizia è che c’è l’impegno delle forze politiche, non appena partirà la commissione d’inchiesta sulle banche, di chiedere i nomi e i cognomi dei debitori che hanno creato il buco della Popolare di Bari.

Non stiamo parlando degli imprenditori onesti di questo Paese, ma dei “prenditori” che prendono soldi grazie alle amicizie nelle banche e poi non li restituiscono. Tutto questo per noi è inaccettabile e vogliamo fare chiarezza.

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