Se si fanno le cose per il Paese il governo va avanti 4 anni

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 Di seguito la mia intervista al Corriere della Sera

«Bisogna dire la verità al Paese». «La Lega sia responsabile Hanno vinto le Europee dimostrino qualcosa».

Luigi Di Maio, continua a ripetere che il governo durerà altri 4 anni ma intendete andare avanti così, litigando su tutto?
«Per noi il governo va avanti se fa le cose per gli italiani e se agli italiani dice la verità. Francamente non vedo litigi, vedo solo continui attacchi al M5S. Una volta sul salario minimo, un’altra sull’Europa, è un continuo e mi dispiace, ma se si fanno le cose per il Paese il governo va avanti 4 anni».

Intanto ieri vi siete scontrati sul voto per von der Leyen: ora l’Italia rischia l’irrilevanza nella nuova Commissione?
«Vede? Nessuno si è scontrato, noi non ci siamo scontrati, siamo stati attaccati ingiustamente. Dovrebbe chiedere alla Lega perché ha cambiato idea all’ultimo minuto. Dovrebbe chiedere loro perché hanno attacco noi e non Orbàn, che sono loro alleati e hanno votato la von der Leyen. Ecco, attaccassero Orbàn invece che il M5S. Pensi che alcuni europarlamentari leghisti hanno anche candidamente ammesso di aver dissimulato. Quindi che dobbiamo pensare?».

Che succede ora?
«Abbiamo sempre detto che il voto delle Europee è stato chiaro e spetta alla Lega la nomina del commissario. Se ora sono in grado di farselo nominare un commissario, dopo essersi isolati in Europa, ben venga. Altrimenti gli diamo una mano. Ad ogni modo in Europa daremo tutto il supporto necessario. La responsabilità è della Lega. Ripeto: hanno vinto le elezioni, ora sono loro prima degli altri a dover dimostrare qualcosa agli italiani».

Siete su fronti opposti con la Lega anche per la Commissione d’inchiesta sul caso dell’hotel Metropol: non avete fiducia in Salvini?
«Anche su questo, fronti opposti dice lei. Io ho visto il loro capogruppo dire che hanno ricevuto la nostra proposta di legge per aprire una Commissione di inchiesta che faccia luce sui finanziamenti che ricevono tutti i partiti, M5S incluso. Gli ho sentito dire che è un buon passo avanti. Ora aspettiamo solo che la firmino».

Lei vuole che Salvini riferisca in Aula.
«Ovviamente, ma questo sarebbe valso anche per qualsiasi esponente del Movimento 5 Stelle. Avremmo chiesto l0 stesso. Andare in Aula tra l’altro è anche un’occasione per dire la propria».

Se il governo cade farete una nuova maggioranza con il Partito democratico?
«Questa è una non domanda, la crisi non c’è e non ci sarà, perché come le ho già detto questo è l’unico governo possibile. Non faremo mai alleanze con il partito di Bibbiano».

Intanto il governo è fermo: autonomia, Flat tax e salario minimo sono al palo.
«Veramente no, sull’autonomia ci rivediamo per sciogliere gli ultimi nodi, sulla Flat tax siamo tutti d’accordo e siamo sicuri che la Lega la porterà nella legge di Bilancio come promesso. Aspettiamo di vedere il piano, ma non ho motivo di dubitare. Certo mi auguro che per farla non si tolgano soldi agli italiani, sarebbe paradossale».

Sull’autonomia restano divergenze importanti e la pazienza della Lega si sta esaurendo.
«Come le ho già detto l’autonomia è nel contratto e si deve fare, in modo equilibrato. Deve essere un’autonomia che faccia bene a tutte le Regioni, che non spacchi il Paese e che porti l’Italia a crescere più velocemente. Abbiamo introdotto delle migliorie, la Lega le ha accolte positivamente e quindi andiamo avanti su questa strada».

Lei ha chiesto un workshop con il premier Conte e le parti sociali. Quando si farà ? L’hanno infastidita le uscite di Salvini sulla flat tax?
«Fisseremo una data nei prossimi giorni, credo sia utile fare una riflessione ampia sulla prossima manovra economica a nome del governo e non solo a nome di un partito».

Alessandro Di Battista è stato con lei alla riunione degli attivisti laziali: vi siete chiariti?
«Ancora con questa storia? Ma quanto vi piace metterci sempre l’uno contro l’altro? Alessandro è un amico e tra amici a volte ci sono anche delle incomprensioni. A lei non è mai capitato? Il Movimento 5 Stelle deve essere unito e compatto, chiunque in questo momento può dare una mano concreta deve darla».

Non le sembrano pochi 8-9 mila attivisti per una forza come il Movimento 5 Stelle? Non teme che adottare una nuova Carta dei valori possa erodere la vostra base?
«Otto-novemila attivisti sono quelli che animano e organizzano i gruppi. Abbiamo oltre 100 mila iscritti pronti a darci una mano sempre. La carta del futuro delinea la nostra idea di Paese dei prossimi 20 anni. Non è una carta di nuovi valori. I valori sono quelli di sempre. È una carta di nuovi obiettivi per il futuro. È una visione, che noi abbiamo, che gli altri non hanno».

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Fonte Il Blog delle Stelle

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